Pensatori maledetti: Proudhon spiegato da Fiore e Carrillo questo pomeriggio

0
1252

Sabato 16 dicembre, alle ore 18:30, presso la sede ACSI (Via Scandone 43, di fronte al Liceo Classico “Colletta”), si dà il via al ciclo di conferenze “Pensatori maledetti”, convegni dedicati a pensatori, filosofi e scrittori “fuori dal coro”, organizzato dal Circolo Proudhon di Avellino. Il primo pensatore ad essere trattato sarà proprio l’anarchico francese Pierre-Joseph Proudhon (1809-1865), intellettuale antiborghese, in netta polemica con Karl Marx, autore della celebre frase: “La proprietà è un furto”. Ad introdurre la serata sarà Emilio Bangalterra, in qualità di responsabile del C. P. Seguiranno gli interventi dello studioso e scrittore Vincenzo Fiore (“Platone totalitario” la sua ultima pubblicazione), con una relazione sul rapporto fra potere e religione nel pensiero del filosofo francese, e del Prof. Francesco Carrillo, ex docente di Storia, che si soffermerà sugli aspetti prettamente politici nel pensiero di Proudhon. Riproporre il pensiero di quest’ultimo, significa interrogarsi sui limiti del capitalismo e sulle radici del suo attuale e intoccabile potere. Il pensatore francese, infatti, scriveva: «”Capitale” in campo politico è sinonimo di “governo”. La concezione economica di capitalismo, quella politica di governo e quella teologica di Chiesa sono tre concetti identici, collegati in modi differenti. Attaccare uno solo di loro equivale ad attaccarli tutti. Quello che il capitale fa al lavoro, e lo Stato alla libertà, la Chiesa lo fa allo spirito. Questa trinità di assolutismo è rovinosa nella pratica tanto quanto nella filosofia. I mezzi più efficienti per opprimere il popolo sarebbero simultaneamente sopprimere e schiavizzare il suo corpo, la sua volontà e la sua ragione». A fine serata sarà offerto un rinfresco.