Politica e cultura, connessione essenziale

Nel libro “I cattolici e la questione politica” di Franco Vittoria – Editoriale Scientifica.

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Il fulcro intrinseco del libro del prof. Franco Vittoria risiede nella reintegrazione del profondo legame fra cultura e politica, poiché l’organizzazione di una visione politica di vasta portata si rivela ardua in assenza di una solida base culturale. Nel corso del tempo, si è manifestata quasi come una spaccatura tra la sfera culturale e quella politica, quasi a suggerire che la politica possa prescindere da un ancoraggio culturale. Imboccando il sentiero del cattolicesimo democratico, attingendo all’Enciclica “Rerum Novarum” di Leone XIII, sorge l’idea che il cattolicesimo possa avviare la ricerca e la trovata di soluzioni per le problematiche degli ultimi e delle classi emarginate, tradizionalmente appannaggio della sfera socialista. Sul finire del XIX secolo, emerge la critica sociale di Filippo Turati e il pensiero di figure titaniche come quelle di Don Luigi Sturzo, che si consacra come tassello cruciale del panorama politico del Novecento.

Il percorso delineato nella trattazione del prof. Vittoria incrocia, altresì, l’opera di un eminente pensatore, quale fu Jacques Maritain, convertitosi al cattolicesimo adottando la Summa Teologica di Sant’ Tommaso d’Aquino. Egli promosse un atto fondante, ossia collocare al centro del dibattito politico un cattolicesimo non più conservatore, bensì propenso a confrontarsi con le questioni sociali e ideologiche, tentando di conferire una configurazione progettuale all’idea di assistenza agli ultimi e alle classi svantaggiate. Questo processo anticipa la gestazione di ciò che si delineerà come un “unicum”, ossia la Democrazia Cristiana, un progetto politico che De Gasperi contribuirà a plasmare insieme ad altri esponenti. Un altro elemento considerato con attenzione dal prof. Vittoria nel libro è l’approccio di De Gasperi, che propendeva per un richiamo maggiormente al modello del Zentrum tedesco, piuttosto che al partito popolare, poiché riteneva pressante la necessità di un partito di ispirazione cristiana cattolica all’interno di uno Stato liberale.

Oggi viviamo una crisi che coinvolge sia il soggetto politico che la democrazia rappresentativa ed è essenziale valutare, quindi, se l’idea dei partiti rimane valida e se siano necessari partiti digitali o ancorati a luoghi fisici. Le forze sociali cattoliche e politiche dovrebbero interrogarsi a lungo per esaminare il cambiamento del mondo e sviluppare un’idea progressista e cristiana.

La fine dei partiti tradizionali ha reso tutto estemporaneo, rendendo fondamentale l’analisi dell’origine delle élite. Con l’estinzione dei movimenti sostitutivi dei partiti, l’astensione al 50% alle urne indica la perdita di significato del voto, prima culturale e prepolitico, poi politico. E l’ essenza primordiale di questo libro è , in definitiva, il messaggio della conoscenza, sottolineata nell’importanza di comprendere le radici, la memoria e la storia delle culture, che costituiscono il fondamento di un soggetto politico. Del resto già Marx invitava a “scendere nel sottoscala e studiare”, evidenziando la necessità di rivelare le teorie, le idee e le ideologie che hanno plasmato il nostro tempo.
Rosa Bianco