Polveri sottili, l’appello di Legambiente

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A partire da oggi, 29 dicembre 2021, in tutta l’Irpinia i termometri registreranno un aumento delle temperature. Si prevede infatti l’arrivo di una corrente di alta pressione che porterà bel tempo per i successivi dieci giorni. Piogge e freddo quindi dovrebbero salutarci per diversi giorni.

Con il tempo, però, il rischio dell’aumento dell’inquinamento ad Avellino e in tutta la Valle del Sabato è molto alto.

Lo scorso anno il capoluogo irpino è stato il settimo a livello nazionale per sforamenti da polveri sottili Pm10 (Dossier Mal’Aria di Legambiente).

Anche quest’anno, purtroppo, la situazione non è delle migliori. Le centraline Arpac hanno confermato le criticità inquinanti nel nostro territorio e il 2021, come gli anni precedenti, è stato segnato da un numero di sforamenti maggiore rispetto a quelli consentiti, e questo a causa della mancanza di misure preventive adottate dalle autorità e dagli amministratori locali.

Il blocco del traffico non è servito a nulla e le ordinanze, lo sappiamo tutti molto bene, sono spesso rimaste solo su carta.

L’assenza di piogge nei prossimi giorni è un campanello d’allarme. Senza precipitazioni la presenza di particelle inquinanti in atmosfera rischia di aumentare in modo vertiginoso, come già accaduto il 23 e il 24 dicembre scorsi.

Il rischio, inoltre, è quello di registrare nuovi sforamenti già a inizio 2022: non il miglior modo per cominciare il nuovo anno.

Proprio per questo facciamo un appello a tutta la cittadinanza e alle istituzioni, chiedendo di seguire le indicazioni promosse dallo stesso direttore generale dell’Arpac Stefano Sorvino.

È necessario rinunciare a tutti i comportamenti inquinanti, anche quelli prettamente estetici e goliardici come i fuochi d’artificio, simbolo di Capodanno.

La questione della qualità dell’aria non riguarda solo i cittadini più ambientalisti: riguarda tutti. Di Mal’aria si muore!