Pratola Serra ricorda Ugo Piscopo ad un anno dalla scomparsa

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Pratola Serra ricorda Ugo Piscopo. L’occasione è offerta dal confronto “Nel segno di Ugo Piscopo. Novile Accademico creativo”, in programma il 15 ottobre alla chiesa di Santa Maria Assunta di Costantinopoli di Pratola. A ricordarlo il preside Paolo Saggese il preside Paolino Maritta, alla guida dell’associazione Orizzonti, il professore Nino Evangelista, l’editore Giovanna Scuderi. Giuseppe Iuliano, poeta meridionalista.  A introdurre l’incontro i saluti della pro loco e del sindaco. Modera Stefania Scanella. I momenti musicali saranno a cura di Verdiana Leone e Ivan Barbone. Le letture saranno a cura di Susanna Puopolo.

Classe 1934, irpino doc, era nato a Pratola Serra, che lo aveva premiato con la cittadinanza onoraria, spentosi ieri. Una produzione, quella di Piscopo, poliedrica, capace di abbracciare la critica letteraria, il teatro, la saggistica. “Ugo Piscopo – sottolinea Paolo Saggese – è stato una delle figure centrali della cultura irpina, napoletana e nazionale. E con lui salutiamo un Maestro e un esempio, di rettitudine, di intelligenza, di cultura, di passione, un intellettuale a tutto tondo, che ha abbracciato tutti i campi possibili della scrittura, lasciando in ognuno il suo segno e la sua firma: docente, dirigente nei Licei, preside, ispettore ministeriale, e dunque saggistica, critico letterario, d’arte, giornalista, romanziere, poeta, intellettuale impegnato, con la sua mite forza critica sapeva trovare il bene e il limite di ogni cosa, sapeva affrontare le lotte con generosità e con un candore proprio degli uomini puri, sapeva avere l’onesta cristallina, che è sola dei giusti. Quando si parlava con Ugo, quando ci raggiungeva nelle nostre peregrinazioni a favore della poesia del Sud (a Napoli o in Irpinia), insieme a Peppino Iuliano e a tanti altri, avevamo sempre da apprendere. Ed era per noi un conforto avere un umile e grande amico dalla nostra parte”

E’ Antonietta Gnerre a sottolineare lo spessore di un “poeta raffinato e sperimentale, sempre alla ricerca di nuovi linguaggi, sempre pronto a contaminare, a mescolare l’alto e il quotidiano o ancora lessici differenti. E’ stato tra le firme più importanti del giornalismo culturale campano. E’ stato professore e preside nei licei e ispettore del Ministero della Pubblica Istruzione. Ha insegnato al Liceo Italiano di Tripoli, fino ad approdare nel 1983 all’Università degli Studi di Salerno. Tra le sue raccolte: “Catalepta” (1963), e (1968), “Jetteratura”(1984), “Quaderno a Ulpia la ragazza in mantello di cane” (2002), “Haiku del loglio e d’altra selvatica verzura” (2003), “Il ricordo del tempo di un bimbo che misura” (con Gianni Rossi, 2006), “Presenze preesistenti. Pietre di Serra di Pratola Serra”, “Lingua di sole” (2008), “Gramsci chi? (2013), “Omaggio a Piedigrotta Cangiullo” (2016). E’ autore di una trilogia Le Campe al Castello”, “Il Signor Padrone e il Misterioso Consigliori”, “La Bonifica. Ovvero Lit all’incanto”