Pratola Serra, Terra Nuova: “Lo Stadio Comunale non può essere venduto. Si annulli il bando”

Il gruppo consiliare di minoranza, dopo aver ottenuto l'accesso agli atti inerenti della struttura sportiva, ha diramato un comunicato per informare la cittadinanza

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Proseguono senza soste le polemiche, nel comune di Pratola Serra, legate all’alienazione dello Stadio Comunale “M. De Cicco”. Il gruppo consiliare di minoranza Terra Nuova, dopo aver ottenuto l’accesso agli atti inerenti della struttura sportiva, ha diramato un comunicato per informare la cittadinanza.

Si legge che “dalla lettura dell’atto di compravendita del terreno da destinare alla costruzione del Campo Sportivo Comunale del 31 Maggio 1972, stipulato tra il Comune e il proprietario del terreno, si precisa che “il Comune di Pratola Serra, per la necessità di avere un campo sportivo comunale onde venire incontro alle numerose sollecitazioni dei propri cittadini, con deliberazione consiliare n° 17 del 19/07/1971, approvata dalla Giunta Provinciale Amministrativa (Organo di Controllo della Prefettura di Avellino, non più esistente) nella seduta del 16/02/1972, n° 42163/IV, deliberò di acquistare del terreno da adibire in perpetuo a campo sportivo comunale.

Vi è di più: nell’atto di compravendita in questione si precisa che “alla spesa dell’acquisto si farà fronte con il contributo di £ 2.500.000 concesso dall’Amministrazione Provinciale di Avellino e già versato al Comune di Pratola Serra”.

Allo stesso modo nella deliberazione di Consiglio Comunale n° 17 del 19/07/1971 si delibera “di procedere all’acquisto, chiedendone nello stesso tempo l’autorizzazione alla Prefettura di Avellino (avvenuta, come precisato prima, in data 16/02/1972, n° 42163/IV) del terreno da adibirsi in perpetuo a campo sportivo comunale” e “di far fronte alla spesa di cui sopra con il contributo di £ 2.500.000 concesso dall’Amministrazione Provinciale di Avellino”.

Ricordiamo che l’Amministrazione Comunale dell’epoca era guidata dal Sindaco Dott. Giuseppe Guarciariello e vedeva, tra le sue fila, personaggi che hanno fatto la storia della politica di Pratola Serra. Un gruppo che, con lungimiranza e attaccamento alla propria comunità, fece proprio il sentimento dei propri compaesani e votò, all’unanimità, a favore dell’acquisto del terreno da adibire a campo sportivo comunale“.

In conclusione, una precisa richiesta all’amministrazione Galdo: “quindi esiste un vincolo ben preciso, e cioè che il terreno acquistato deve essere adibito, per sempre, non solo a campo sportivo ma anche che questo deve essere di proprietà comunale.

Registriamo l’assoluta superficialità e la grave trascuratezza di questi importanti documenti da parte dell’Amministrazione comunale. Riteniamo che andava fatto uno studio minuzioso di tutti gli atti prima di dare il via all’alienazione di un bene, lo Stadio Comunale “M.  De Cicco”, molto caro all’intera comunità.

Oltre la presenza di questo importante vincolo del terreno su cui insiste lo Stadio Comunale, ribadiamo, ancora una volta, l’assoluta insussistenza della motivazione che ha portato l’Amministrazione Comunale a decidere per l’alienazione del bene. Allo stato attuale, l’Amministrazione Comunale opera in regime di NORMALITA’ in quanto il Piano di Riequilibrio, approvato dalla Commissione Straordinaria nel 2021, non è stato approvato dalla Corte dei Conti.

Alla luce di tutto ciò, è necessario e urgente un passo indietro dell’Amministrazione Comunale non solo in ragione delle motivazioni sopra enunciate ma, anche, per l’importanza sociale che lo Stadio Comunale ricopre nel sentimento della nostra comunità. Per tutte le motivazioni suesposte, presenteremo, a breve, una formale richiesta di annullamento del bando di alienazione dello Stadio Comunale “M. De Cicco” attraverso, in autotutela, della determinazione del Settore IV Tecnico– Manutenzione, Patrimonio, LL. PP. Programmazione, Edilizia Scolastica N. 42 del 14/03/2023. Vigileremo sulla questione e, se necessario, ci rivolgeremo alle autorità competenti per verificare la giustezza delle nostre argomentazioni e dei nostri dubbi sulla vicenda”.