Rapporti fra Lega e criminalità, Genovese: “Accuse false su mio padre”. D’Alessandro (M5S): “Trattate bene il figlio del boss”

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Nello speciale sulla Lega andato in onda ieri sera a Report, il programma di Rai 3 ha intervistato il più votato nelle liste del Carroccio ad Avellino: Damiano Genovese. Quest’ultimo ha spiegato di essere un sovranista e che oggi la Lega è diversa, diversa almeno da quella di Bossi, sebbene lo stesso Genovese ignorava che il Senatur fosse ancora senatore.

Genovese ha parlato del suo rapporto con il padre Amedeo, secondo i giudici leader del clan Partenio, responsabile di omicidi, traffico di droga ed estorsioni. Il giovane imprenditore ha affermato di non dissociarsi dal padre in quanto le accuse “non sarebbero vere”.

Il servizio, intanto genera una bufera anche nel M5S avellinese. Infatti, il consigliere Fabio D’Alessandro al termine dell’intervista si è rivolto alla giornalista affermando: “non massacratelo nel montaggio del servizio…. altrimenti veniamo a Roma. È sempre il figlio del boss”.

Con una nota diffusa stesso in serata, i pentastellati si dissociano da quanto affermato: “Gli atteggiamenti e le parole venute fuori dal servizio di Report da parte dell’ex consigliere Fabio D’Alessandro sono imbarazzanti e inaccettabili. Lungi da noi dare giudizi sul profilo della legalità. Tuttavia il nostro dovere come gruppo politico deve essere quello di dare delle risposte chiare e nette di distanza da quelle immagini e da quelle parole. I politici devono non solo essere ma anche apparire onesti. Pertanto abbiamo già segnalato il caso ai probiviri che decideranno sulla sua espulsione. Di certo non lo vedrete mai più ricoprire alcun ruolo da candidato con il M5S.”