Rifiuti a Persano, Tommasetti: “Scaduta terza ordinanza senza risultati”

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Continua l’incubo dei rifiuti stoccati a Persano nonostante ben tre ordinanze”. La denuncia arriva da Aurelio Tommasetti, consigliere regionale della Campania della Lega, alla luce della scadenza dell’ultima ordinanza della Provincia di Salerno, datata aprile 2023. Con quel provvedimento, firmato dal presidente Franco Alfieri, era stata rinnovata l’autorizzazione allo stoccaggio temporaneo e speciale dei rifiuti rimpatriati dalla Tunisia, in giacenza a Persano, nel comune di Serre.

“L’ordinanza ha esaurito la sua validità ormai da inizio ottobre eppure i rifiuti sono ancora lì – ricorda Tommasetti – Si tratta di materiali di provenienza italiana spediti illegalmente in Tunisia e successivamente rimpatriati su richiesta dell’Autorità Tunisina. Da quasi due anni attendiamo di conoscere il destino di quei container ma per ora a pagare lo scotto è solo la comunità di Serre che ha dovuto accollarsi l’onere di conservarli a tempo indefinito. Un disagio che ovviamente interessa non solo Serre ma tutti i comuni limitrofi, come testimoniano le tante proteste”.

Il consigliere regionale si chiede quanto ancora durerà lo stallo: “Il provvedimento appena scaduto è il terzo della serie e serviva solo a prorogare i termini dello stoccaggio. La prima ordinanza è infatti datata aprile 2022 quando il presidente della Provincia era Michele Strianese, che diede disposizione a Ecoambiente per lo stoccaggio temporaneo dei rifiuti nella caserma di Persano per un periodo di 180 giorni. Trascorsero sei mesi esatti e ad ottobre 2022 quello stesso presidente firmò la proroga del provvedimento per altri 180 giorni. Si arriva quindi ad aprile 2023 quando la palla passò al neo presidente Franco Alfieri, il quale non fece altro che emanare un’ordinanza analoga”.

Ora però, sostiene Tommasetti, la vicenda sta diventando surreale: “Non dimentichiamo che contro il trasferimento dei rifiuti a Persano si scatenarono le manifestazioni di cittadini e agricoltori. Parliamo di un’area che ha già dato fin troppo e non può essere più trattata come una discarica. Occorre decisamente voltare pagina su una gestione così scellerata di problemi tanto delicati”.