Rifiuti: gli Enti d’ambito richiamati a stringere sui tempi, pena il commissariamento

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Foto: Pressphoto

Gli Enti d’ambito dovranno accelerare, pena il commissariamento. La direzione generale per il ciclo integrato dei rifiuti- Giunta regionale della Campania, ha sollecitato gli Enti d’ambito, i Comuni, la Città metropolitana di Napoli e le Province di Avellino, Benevento, Caserta e Salerno, ad adempiere a tutti i provvedimenti relativi all’assetto della governance, ricordando che l’art. 3 della nuova legge ha introdotto l’art. 26bis (Rafforzamento della governance della gestione del ciclo integrato dei rifiuti) ai fini dell’adeguamento della disciplina regionale alle intervenute modifiche del quadro normativo statale in materia di servizi pubblici locali.

La nuova legge regionale è del 7 agosto 2023, n. 19 “Modifiche alla legge regionale 26 maggio 2016, n. 14 (Norme di attuazione della disciplina europea e nazionale in materia di rifiuti e dell’economia circolare)”:   essa mira a sollecitare, in un’ottica di uniformità e coordinamento del ciclo dei rifiuti in Campania, gli Enti d’Ambito all’individuazione delle forme di gestione dei servizi e all’affidamento degli stessi all’interno dell’ATO o di Sub Ambiti Distrettuali, secondo specifici termini temporali, definendo le modalità attuative e gli adempimenti da porre in essere da parte degli Enti coinvolti nel perfezionamento delle diverse procedure.

Attualmente, peraltro, si legge nella nota dirigenziale del 14 settembre, “giusta quanto comunicato nel tempo da codesti Enti e da quanto risulta dai rispettivi siti istituzionali, lo stato dell’arte degli adempimenti attuativi della L.R. n. 14/2016 in capo agli EdA configura una situazione alquanto variegata nella quale, nella maggior parte dei casi, si deve ancora giungere al completamento dell’iter di approvazione dei Piani d’Ambito e sono state avviate, anche per singoli segmenti del ciclo dei rifiuti, attività relative agli adempimenti… che non risultano completate ovvero, in esito alle ricadute delle modifiche normative di fonte statale di recente introduzione, in tutto o in parte revocate”.

il termine stabilito è il 6 novembre 2023, ovvero 90 giorni dall’entrata in vigore della legge, entro il quale ciascun Ente d’Ambito dovrà adottare atti formali di individuazione delle forme di gestione dei servizi.

Per l’Ente di Avellino la situazione è molto complessa, restando sospesa al giudizio del Tar anche la volontà dello stesso ente di avviare una nuova società pubblica, oltre l’esistente riferita a Irpiniambiente.

Della questione rifiuti, nei suoi diversi aspetti, se ne parlerà questo pomeriggio nella sede della Provincia di Avellino, in una conferenza stampa con il presidente dell’Amministrazione provinciale Rino Buonopane e dell’amministratore unico di Irpiniambiente, Claudio Crivaro.