Rifondazione: “Testimoniare giorno per giorno la nostra umanità”

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Con un’immagine efficace – se ai suoi tempi fosse stato in vigore il “decreto sicurezza” nemmeno Sant’Antonio sarebbe potuto giungere in Italia – il parroco di Atripalda don Fabio Mauriello ha preso posizione recentemente contro le norme in materia di immigrazione targate Salvini. Bene. Oggi più che mai è doveroso affermare e testimoniare, nella maniera più larga possibile, i valori di umanità e dignità che sono alla base della nostra Costituzione.

La democrazia stessa – secondo la felice definizione di uno statista cattolico tra i più illuminati, Aldo Moro – si configura come “lo Stato del valore umano”. Descrivere invece un fenomeno complesso e di  portata epocale qual è l’immigrazione come un’”invasione” significa profanare il senso delle parole e oltraggiare l’intelligenza dei propri interlocutori; alludere poi (e, soprattutto, praticare)a una sorta di guerra permanente contro i migranti vuol dire, oltre che mistificare completamente la realtà, occultare i veri problemi del Paese, a partire dalle profonde diseguaglianze che lo attraversano.

E’ necessario che tutte le culture in dissenso rispetto al corso autoritario e xenofobo della Lega e dei suoi alleati  trovino, ognuna secondo le proprie sensibilità, momenti di incontro ed occasioni per iniziative comuni.

La politica del governo sull’immigrazione cadrà, in primo luogo, sotto il peso di insanabili contraddizioni interne. Tuttavia non si può assistere inerti al compiersi di questo percorso, che non si preannuncia breve, pena il rendersi complici di una rottura di civiltà che già oggi si sta consumando nel Paese.