Rsa Guarino, il commissario designato dalla Regione ci ripensa, si cerca il successore di D’Onofrio

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Rsa Fabrizio Guarino, finisce l’era Guacci. Il Tar di Salerno (terza sezione) ha respinto la misura cautelare presentata dal presidente della Casa Albergo Solofrana e comunità tutelare, Antonio Guacci, di annullamento e previa sospensione di efficacia del decreto n°28 del 28 agosto scorso con cui la regione Campania aveva disposto lo scioglimento del Cda e la nomina del commissario reggente.

La camera di consiglio presieduta dal dott. Pierluigi Buonomo ha basato questa decisione su un esame preliminare delle  attività ispettive sia per la Casa albergo che per la comunità tutelare, che rivelano la legittimità delle decisioni adottate. Questa decisione del tribunale amministrativo  regionale deriva dalla presenza continua di gravi violazioni della normativa settoriale, specialmente in termini organizzativi e per quanto riguarda la salute e la sicurezza degli anziani ospiti delle strutture di assistenza.

Alla luce di queste considerazioni, il Tribunale ha stabilito che l’istanza cautelare debba essere respinta, poiché il provvedimento di commissariamento potrebbe supportare le strutture coinvolte nel correggere le irregolarità riscontrate e ristabilire un equilibrio all’interno del Consiglio di Amministrazione. Da qui lo scioglimento  del cda  e l’inizio della fase commissariale. La Regione ha  individuato in Pasquale D’Onofrio dirigente del settore Ambiente, Lavoro e Personale della Regione Campania la figura idonea, per poter guidare la struttura nella fase transitoria, verso la nomina del nuovo consiglio di amministrazione.Ma D’Onofrio dopo essersi insediato dopo il primo provvedimento   di commissariamento disposto dal Tar, il 12 luglio scorso, avrebbe espresso in una relazione ,di pochi giorni fa, alla Regione  il suo orientamento a non poter  ricoprire questo ruolo.

La decisione  maturata su ragioni chiare e valide e condivisibili  in pieno. La struttura ha bisogno di  una figura  che possa dare il suo impegno senza risparmio di energie  e di tempo.   E d’altronde le condizione della rsa necessitano di guida esperta  nel settore sanitario e che possa garantire il superamento delle criticità  sul piano gestionale e assistenziale evidenziate dal  Consorzio  d’ambito  A5.  E vista l’indisponibilità del commissario  D’Onofrio a poter ricoprire il ruolo di commissario, il dipartimento delle politiche sociali della regione Campania  avrebbe avviato  la ricerca del nuovo commissario che guiderà  la rsa solofrana. Da quanto si apprende sarebbero state contattate due avvocatesse irpine che avrebbero respinto   però declinato  la proposta  della Regione di gestire la fase commissariale.  Un  compito delicato  e oneroso quello di guidare la Rsa in un momento complesso generato da polemiche e frizioni interne.

Da tempo alla “Fabrizio Guarino” di Solofra sarebbe in atto una vera e propria guerra nel merito della gestione assistenziale. Alcune criticità sarebbero  state segnalate alla Procura della Repubblica, perché, secondo le accuse, fosse fatta piena luce su alcune carenze che fanno capo al Consiglio di amministrazione. Al cda dell’ente assistenziale   era stata notificata in una lunga relazione, alcuni mesi fa, il disagio a cui sono costrette le operatrici. Il presidente del Cda dopo la relazione della coordinatrice  Connie Della Sala   si sarebbe dichiarato disponibile ad aprire una discussione sulle carenze denunciate.

Ma con il tempo le frizioni non si sarebbero appianate, anzi sarebbero addirittura aumentate tra i componenti del cda. Da qui un vortice di incomprensioni, che hanno portato ad un deficit graduale delle prestazioni e alla revoca poi delle autorizzazioni da parte della Regione Campania su valutazione del Consorzio dei servizi sociali A5.