Santoli (Confimprenditori): Sui voucher i sindacati si sbagliano, la loro reintroduzione è un argine al lavoro nero

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Confimprenditori ha sempre sostenuto l’importanza dei voucher, in alcuni casi indispensabili per pagare chi ha svolto lavori occasionali: come pensionati, studenti, cassintegrati e titolari di indennità Aspi. A questo si aggiunge che l’istituzione dei voucher è un importante strumento per arginare il lavoro nero. Detto ciò cosi come erano non possono essere più reintrodotti ed è giusto che vengono riformati per evitare abusi ecco perché Confimprenditori propone un maggiore controllo sull’utilizzo dei voucher che non devono superare un tot di giornate lavorative in un anno, oltre le quali diventa obbligatorio fare un contratto. L’abolizione totale è stata  un errore ecco perché il Governo sta tornando su i suoi passi. Ancora una volta le ragioni politiche hanno vinto sull’esigenza di fare riforme strutturali sul mondo del lavoro. L’abolizione dei voucher  è  stata solo una soluzione pilatesca, si è deciso di non decidere ,di evitare sia il referendum della Cgil sia una soluzione alternativa, bastava solo  introdurre dei  controlli per evitare l’abuso di questo strumento e soprattutto parametri temporali e reddituali basati sul costo orario del lavoro. Non decidendo invece e piegandosi al ricatto della demagogia si è di fatto deciso per il ritorno al sommerso. Con l’abolizione dei voucher infatti, secondo Confimprenditori, viene meno un istituto creato proprio per regolarizzare pagamenti per le prestazioni occasionali.

Più di tutto  resta l’amarezza nel constatare che a doverci rimettere saranno le famiglie e le piccole imprese. Queste ultime spesso hanno utilizzato i voucher come anticamera per avviare poi contratti a tempo determinato e indeterminato, trovando così soluzione ad una contrattualistica nazionale troppo spesso rigida e insufficiente a regolare un ambito in continua evoluzione.  Ma a rimetterci sono anche tanti lavoratori che ora si ritrovano senza nemmeno una minima garanzia. Ecco perché i sindacati sbagliano. Come associazione dei piccoli imprenditori siamo però pronti  come sempre a fare la nostra parte e non ci resta che sperare, conclude  che questa frattura fra governo e sindacato sia l’occasione per aprire una discussione seria e costruttiva sul lavoro,  se non altro per capire quale proposta alternativa hanno i nemici dei voucher.