Solofra, D’Urso: “Oltre l’aumento degli stipendi l’amministrazione Moretti non ha fatto nulla”

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Di Michela Della Rocca

Solofra, si ritorna al voto dopo che il Consiglio di Stato  ha stabilito, il 17 e il 18 settembre, il rinnovo delle operazioni di voto  nelle sezioni 3 e 5.  La competizione elettorale che si preannuncia calda e non solo per le temperature climatiche,  vedrà sfidarsi per la fascia tricolore il sindaco uscente Nicola Moretti,  Antonello D’Urso e Maria Luisa Guacci. E proprio  al candidato di Solofra Libera abbiamo  chiesto le sue impressioni su questo nuovo appuntamento elettorale che lo vedrà protagonista.

Lei è stato il promotore del ricorso al Tar di Salerno che ha stabilito il voto in una sola sezione. Adesso  con la pronuncia del Consiglio Di Stato si rivota in ben due sezioni, con ben  2700 elettori chiamati ad esprimere una preferenza.

“Noi avevamo iniziato questo percorso, che poi ci ha visto vincere con il ricorso al Tar, dove ci assegnava solo la sezione numero 5.  Poi  l’amministrazione  comunale uscente ha ritenuto opportuno ricorrere al Consiglio di Stato. Avrebbe potuto, secondo il mio parere, legittimare la sentenza del Tar, come aveva fatto il Comune di Serre, che aveva accolto in maniera non critica il risultato del Tar ed era andato subito avanti. Invece loro hanno voluto ricorrere al Tar e al Consiglio di Stato, dove, con un approfondimento dei nostri legali, hanno ritenuto opportuno portare anche all’attenzione la sezione numero 3, che dalla documentazione e dal risultato del Consiglio di Stato è sembrata più favorevole rispetto alla sezione numero 5. Abbiamo tenuto un profilo basso rispetto a questo ricorso perché avevamo e abbiamo fiducia nella giustizia”.

Sembra che il ritorno alle urne non sia stato accolto bene dall’amministrazione Moretti.

L’amministrazione comunale uscente, prima ha ribadito la volontà di rispettare le sentenze  e poi, in altre interviste, le ha criticate. Anzi ha  delegittimato la pronuncia sia  del Tar sia del Consiglio di Stato e al tempo stesso l’operato del Commissario attuale, che vuole denunciare questo stato di cose, sottolineando che il Comune è fermo a livello amministrativo. Si può aggiungere che delegittima anche la macchina amministrativa. Il discorso è un altro, ossia che Nicola Moretti e la sua ex amministrazione comunale avevano le idee poco chiare, perché in un anno è stato fatto ben poco. Anzi, ti dirò una cosa: l’hanno fatto, hanno aumentato i loro stipendi, nel resto non c’è nulla.

Lei crede che  l’amministrazione Moretti abbia prodotto  poco dal punto di vista amministrativo?

“Certo, guardi, oltre all’aumento degli stipendi da parte del sindaco, degli assessori e del Presidente del Consiglio, io non vedo cambiamenti, sia da un punto di vista di manutenzione ordinaria e soprattutto di manutenzione straordinaria. Quei pochi lavori appaltati sono opere dell’amministrazione precedente, di cui in effetti anche Moretti e la sua giunta facevano parte, ma loro sostengono che queste opere sono frutto della loro amministrazione. Io non credo alle magie di queste amministrazioni, che hanno evidenziato una grande carenza soprattutto nell’attività della manutenzione ordinaria. Avevano  annunciato la volontà di aumentare la  raccolta differenziata e portarla al 70%. Io credo che sia stata solo una trovata pubblicitaria più che il frutto di un reale interesse per l’ambiente. Infatti, si sono dedicati più a promuovere sfilate di moda, dando importanza alle personalità, che a fatti che potevano riguardare lo sviluppo del nostro distretto industriale. Bisognava guardare di più a quelle che potevano essere le vere esigenze del territorio e mi riferisco allo sviluppo del nostro distretto industriale. C’è una diminuzione del lavoro, ed è sacrosanto interessarsi soprattutto alle carenze del nostro distretto industriale, come le fognature civili e industriali. Quindi si è tanto parlato di progetti, ma si è parlato anche di altre cose, denotando delle frizioni interne di queste amministrazioni che sono caratterizzate da gruppetti che poco e niente hanno fatto in questo anno amministrativo”.

Sui conti del comune qualche componente dell’amministrazione uscente aveva parlato di una situazione disastrosa ereditata dalla precedente gestione. Eppure  alcuni componenti di questa maggioranza  sono stati anche esponenti dell’ex amministrazione Vignola.

“La grande anomalia, la grande bugia è proprio questa: chi ha amministrato nella precedente amministrazione ora fa parte dell’amministrazione attuale. Però ti ripeto nulla è stato fatto affatto per portare avanti progetti. Si  è passatk dalle promesse della campagna elettorale agli annunci dell’attività amministrativa, concludendo e concretizzando poco. Vedi il Parco Sorbo. Io sono architetto, quindi posso fare un passaggio da un punto di vista architettonico. Nel caso del Parco Sorbo, che rappresenta circa 10.000 m², è stato fatto un intervento, di manutenzione ordinaria, mettendo a posto una parte dell’area, circa 1000 m², e tralasciando gli altri 9000 m². Cosa voglio dire con questo? Che fanno interventi a pioggia e  non programmatici. Mentre bisogna avere una visione totale del territorio. Era opportuno intervenire su tutto il parco  e non escluderne una parte  per avvantaggiarne un’altra”.

La gestione del SII sembrava avviarsi verso un epilogo positivo, ma a quanto pare si registra qualche difficoltà per completare l’iter amministrativo.

“L’amministrazione comunale  aveva portato  in consiglio comunale la sottoscrizione della Convenzione e noi sollevammo il problema in merito alla Solofra Servizi e al Codiso.  Nella Convenzione avevano indicato  che  il Codiso andava in liquidazione e la Solofra Servizi non prestava le stesse attività. Invece non era così. E’ proprio li c’è il grande bluff.  Il Codiso  ancora presta  i servizi di depurazione ed anche  la Solofra servizi svolge  le stesse attività.  Noi chiedemmo di portare la Convenzione  in Commissione per rivederla e ancora oggi non è stata firmata. Il servizio idrico integrato è fermo al palo. Noi veramente  rischiamo di perdere la gestione e di finire con l’Alto Calore, un carrozzone alle prese con un’enorme mole di debiti. Per non parlare  delle  varie consulenze che questa amministrazione ha sperperato nei vari enti. Ha speso  circa 15  mila euro per convenzioni affidate per relazioni ai bilanci del Codiso, Solofra Servizi e del comune e 20 mila euro per i pedaggi elettorali,  mortificando  le professionalità di Solofra e i ruoli degli impiegati  comunali. Anche  il sistema  fognario versa in uno stato precario e non si è in grado di intervenire anche per le piccole riparazioni.  Da mesi si registrano criticità nel tratto di  strada via regina Margherita e a S.Agata Irpina. O questa amministrazione pensava di fare miracoli su quanto non aveva fatto precedentemente o dice un sacco di bugie”.

Il grande tema della campagna elettorale è stata la chiusura  dell’ospedale Landolfi, un servizio sottratto per diverso tempo ai cittadini di tutta l’area Montorese Solofrana.

“Sulla chiusura dell’ospedale Nicola Moretti addebita le colpe a Michele Vignola. Ma vorrei ricordare che erano insieme nella precedente amministrazione comunale, per cui ci sono gravi responsabilità in seno al Partito Democratico. Moretti è parte integrante del centrosinistra per cui paga le sue responsabilità, anche da un punto di vista politico, in quanto ha  dovuto rispondere sia  alle segreterie provinciali e regionali. Io mi sono sempre  vantato di non avere tessere di partito e di essere libero da ogni condizionamento politico provinciale e regionale. Allora chiedo ai cittadini di Solofra, vogliamo continuare  ad andare con il cappello in mano e a chiedere nelle segreterie politiche  o vogliamo progettare uno sviluppo roseo che va in direzione  dello sviluppo e nell’interesse dei  giovani di questo territorio?”

La sua lista come si prepara a questo nuova competizione elettorale?

“Noi continuamo a portare avanti il programma presentato ai cittadini, in occasione delle elezioni del 2022. Il  nostro gruppo, composto da giovani determinati e competenti, non si è mai disunito o sfaldato. Noi abbiamo una sede, che è rimasta  attiva in via Gregorio Ronca, e dove ci siamo sempre riuniti e abbiamo promosso una serie di iniziative culturali e sportive. Abbiamo anche  messo in campo una scuola di formazione politica con la partecipazione di personalità eccellenti. Abbiamo incluso, soprattutto,  giovani e persone interessate alle dinamiche politiche sul nostro territorio. Questo percorso fa parte di un viaggio, iniziato nel 2022 e che continua oggi, partendo dal  programma già illustrato ai cittadini  e che toccherà tutto il territorio comunale. Un tragitto che va nella direzione di lanciare un messaggio  che vogliamo destinare alla comunità: abbiamo riportato legalità e democrazia. Adesso il voto dei cittadini dovrà essere libero e rispettabile”.

Infine il suo appello  ai cittadini in vista del voto  delle elezioni amministrative  del 17 e 18 settembre.

“Ai cittadini dico che c’è bisogno di programmazione e non a macchia di leopardo, ma con seri interventi.  Il PNRR deve essere al centro del dibattito politico   per  promuovere   uno sviluppo  concreto e serio sul piano  economico, sociale ed infrastrutturale in tutte  le aree del territorio. Evitare che il territorio arretri come  il quartiere Turci Castello abbandonato e il bocciodromo del tutto dimenticato. Se non si creano le condizioni per creare coesione sociale e aggregazione, il territorio sbanda e si registra disorientamento ai giovani.  La nostra lista veniva  vista come  priva di esperienza politica e guardata con indifferenza. Poi abbiamo messo in campo un programma valido,  chiaro e molto attuale.  E siamo riusciti ad ottenere un ottimo risultato con soli 83 voti di scarto dalla lista di Moretti. E per questo agli elettori dico che  noi siamo l’unica alternativa e non alternanza a questo sistema di potere votato alla clientela. Noi vogliamo ridare dignità al paese  e soprattutto  favorire lo sviluppo del distretto industriale  tramite il lavoro. Queste sono  le priorità per portare di nuovo alla ribalta la nostra città, da sempre ammirata per il ruolo da protagonista, un ruolo che sembra aver perso da tempo grazie all’incapacità amministrativa di chi ha preceduto”.