Solofra, l’opposizione attacca

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Prima il sindaco Michele Vignola guardava ad Avellino, Nusco e Montefalcione, poi stabilisce di voler guardare a Salerno per disegnare un percorso di sviluppo per la nostra comunità. Liberissimo di farlo. Nel guardarsi attorno ci auguriamo però che abbia anche il tempo di valutare come questi anni della sua amministrazione sono unicamente riusciti a realizzare l’isolamento della nostra città. I tanto millantati legami istituzionali regionali e provinciali hanno prodotto decisamente poco, per non dire nulla. Le emergenze restano tutte e l’insofferenza nei confronti della nostra comunità e del nostro distretto industriale cresce sempre più. E questo accade perché non ci sono progettualità. L’apice della politica ambientale di questa amministrazione è stato raggiunto con l’avvio della raccolta differenziata. Poi più nulla. Nulla si dice, ad esempio, su come si intende affrontare lo sviluppo industriale. Il giorno 18 del mese di gennaio il Prefetto su indicazione dei Sindacati ha convocato un tavolo istituzionale sul problema lavoro del nostro distretto, il Sindaco ritiene opportuno non informare nessuno dell’esito di quell’incontro.

Non è dato di sapere che progetti ci sono per la gestione dei rifiuti delle aziende conciarie. Negli altri distretti conciari italiani sono già operativi, e da tempo, consorzi per il riciclo degli scarti di produzione. Ed a Solofra? Tutto tace. Ed ancora?

Abbiamo perso l’opportunità del Decreto ZES, il polo conciario di Solofra non c’è, persa l’opportunità per accaparrarsi le defiscalizzazioni e gli incentivi fiscali.

In oltre 250 milioni in tre anni è stimato il credito d’imposta destinato a chi manifesti la volontà di investire. A questa si aggiunge una linea di credito, norme in grado di semplificare tutte le procedure per l’apertura di attività logistiche e semi industriali, etc. etc. etc.

Ancora, il Sindaco fa finta di inveire contro l’ASI per le tariffe applicate alle aziende del nostro distretto, quando ha presenziato quella seduta del 29 giugno 2018 verbale 2018/2, prendendo in giro una comunità intera.

E tutto fermo e sul fronte della diversificazione degli opifici conciari dismessi con un consorzio Asi che lamenta di essere prossima al default e che quindi pare più attento a garantire la sua sopravvivenza piuttosto che a programmare il futuro delle aree industriali della nostra provincia.

E poi c’è la questione dell’area vasta. Solofra ha deciso di restarne fuori. Si guarda a Salerno ed alla Valle dell’Irno. Per fare cosa? Non si sa. Quel che è certo è che questo vuoto di idee e di programmi che contraddistinguono l’amministrazione Vignola è stato riempito dall’azione di comitati ed associazioni che hanno fatto sentire in maniera cristallina la loro voce. E qualche comunicato stampa non servirà a colmare il vuoto di idee di questo gruppo di Governo. Caro sindaco, così non va. Sei stato eletto per amministrare, fallo. In caso contrario c’è una sola scelta: dimissioni……….

 

Solofra 23 gennaio

Il Consigliere Comunale

Antonello D’Urso