Stati Generali delle aree interne, iniziato ad Avellino il confronto sullo sviluppo delle Terre dell’Osso

0
905

Hanno preso inizio, questo pomeriggio, presso l’ex Eliseo, gli Stati Generali delle aree interne. Da oggi fino al 17 giugno, le zone dell’Appennino saranno al centro di una tre giorni di incontri e confronti tra i massimi riferimenti istituzionali, imprenditoriali, sociali e culturali del territorio allo scopo di costruire un manifesto programmatico sullo sviluppo delle terre dell’Osso da sottoporre al Governo regionale e nazionale.

Gli Stati Generali delle Aree interne è un’iniziativa nata dall’intuizione del consigliere provinciale e comunale Diego Guerriero con l’obiettivo di promuovere una riflessione sulle sfide che le aree interne campane devono affrontare, nonché sulle opportunità che possono derivare dalla valorizzazione delle risorse locali. Una tre giorni organizzata attraverso otto tavoli tematici legati dal tema della sostenibilità – istruzione, sanità, mobilità, il riabitare, cultura e turismo, welfare e lavoro, innovazioni e impresa – coinvolgendo i partecipanti in un’esperienza di confronto e di costruzione di soluzioni concrete che daranno vita ad un manifesto programmatico.

“Da questa tre giorni vogliamo tirar fuori un documento programmatico per poter attenzionare le aree interne di cui se n’è parlato tanto ma evidentemente qualcosa non è andato a buon fine – ha dichiarato Angela Cresta, coordinatrice del Comitato scientifico – la nostra idea, quindi, è quella di avere una sollecitazione dal basso ovvero dagli attori e dalle comunità che vivono quotidianamente queste zone”.

 

“Proveremo a delineare delle proposte da trasformare in provvedimenti concreti – ha spiegato il deputato irpino del Partito Democratico, l’onorevole Tony Ricciardi – ho la sensazione che questo sia l’anello di congiunzione che è mancato in tutti questi anni. E’ giunto il momento di ascoltare generazioni diverse che si confrontano e propongono soluzioni. Soluzioni che spesso sono piccole ed è proprio partendo da esse che potremmo migliorare le condizioni delle aree del margine, un problema che non è circoscritto alla provincia di Avellino ma è diffuso su scala nazionale ed europea”

“In questa fase storica abbiamo una grande opportunità, il PNRR, che è cinque volte il Piano Marshall ma ho come l’impressione che questo non sia stato colto – ha continuato  il parlamentare – sono spaventato, inoltre, che su oltre 300mila progetti, solo 3.300 superano i 5 milioni. In tal senso, nelle prossime settimane c’è da fare uno screening provincia per provincia per verificare quali sono i progetti realizzati e quali quelli che non saranno realizzati. Secondo il deputato irpino, per contrastare lo spopolamento e l’impoverimento delle aree interne basterebbe applicare le misure riguardanti il settore sanitario e dei trasporti: “Si può recuperare un’area del margine convertendola in una provincia della terza età: l’aspettativa di vita si è innalzata e le condizioni di vita delle persone sono cambiate necessitando di determinati servizi che sarebbero erogati dalle nuove generazioni. Inoltre, lo sviluppo di una mobilità veloce dalle aree del margine ai centri urbani consentirebbe alle persone di restare” ha concluso.