Stellantis di Melfi, alta adesione allo sciopero

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Il futuro della logistica, e dell’automotive in Italia, e le ricadute sui lavoratori del comparto,  al centro dello sciopero indetto oggi alla Stellantis di Melfi, in Basilicata, a pochi chilometri dall’Irpinia, dalle segreterie sindacali di Fim Uilm Fismic e Uglm. Molto alta l’adesione dei lavoratori, per la Cgil all’80%.  Ancor più nello specifico, i sindacati lamentano l’assenza di risposte dell’azienda sui modelli che dovrebbero essere prodotti nello stabilimento lucano, oltre a contestare aspetti riferiti alla sicurezza e alla salute.

“Chiediamo che il tavolo convocato dal Ministro Urso, sia di continuità  a un proficuo e costruttivo confronto affinché si possa delineare e chiarire la giusta soluzione per l’area industriale di Melfi, Stellantis e indotto automobilistico ad esso collegato, pur consapevoli che tutti, indistintamente, dobbiamo sforzarci a trovare le giuste condivisioni rimettendo al centro il buon lavoro fatto finora delle Organizzazioni Sindacali e dallo stesso Mimit che non ha mai smesso di interloquire con i vertici Stellantis”.

E’ quando dichiarano congiuntamente il Segretario Regionale Ugl Basilicata Metalmeccanici, Florence Costanzo e, Giuseppe Palumbo Segretario provinciale della Federazione Ugl.

Per i Segretari, “il Ministro sta lavorando a un tavolo che dia concretezza a un buon accordo di sviluppo industriale e garanzia occupazionale del sito di Melfi. Con lo sciopero in atto, abbiamo inteso rimarcare soprattutto alla dormiente Regione Basilicata che siano partecipativi con il sindacato e non di ‘facciata’ poiché, serve ora unità su tutti i fronti per far sì che la centralità torni sul mezzogiorno e particolare in Basilicata. E’ il momento della svolta – per l’Ugl –, perché c’è un Governo che crede nel sito lucano, nel lavoro, nella produzione e vuole realizzare finalmente una chiara significativa assertiva politica industriale: tutt’altro sta facendo la politica Regionale Lucana incapace su tutto il sistema automotive.

La nostra organizzazione sindacale ricorda come da parecchi anni la produzione automobilistica in Italia si sia ridotta, alcuni obbiettivi questo governo li starebbe perseguendo d’accordo con noi Ugl, cosa mai avvenuta in precedenza: al ministro chiediamo di accelerare dove l’importanza è investire di più in ricerca e innovazione, di dar seguito per Melfi a  ‘modelli innovativi’  senza tralasciare l’indotto affinché, si accompagni alla transizione ecologica anche coloro che producono componenti per Stellantis. Noi Ugl sia­mo nel condividere la necessità di in­ver­ti­re da su­bi­to il  trend produttivo negativo de­gli ul­ti­mi anni che si sta consumando su Melfi, sul­la base an­che del  con­fron­to con la Re­gio­ne Basilicata se lo riterrà volerlo fare con noi ma soprattutto, siamo fiduciosi dell’operato del Mimit, nel qua­le si in­di­ca­no obiet­ti­vi e modalità per aumentare i li­vel­li produttivi, am­plia­re  la gam­ma dei mo­del­li, in­ve­sti­re su ri­cer­ca e innovazione, a tu­te­la di tutta l’occupazione del personale lucano e del­la in­te­ra fi­lie­ra del set­to­re automotive.  Per que­sto, dell’ennesimo incontro con il mi­ni­stro Urso ne prendiamo positivamente atto ricordando – concludono Costanzo e Palumbo –, non è il momento di fermarci, bisogna discuterne senza preconcetti che l’au­to­mo­ti­ve è un set­to­re im­por­tan­te per la nostra Regione: Il Presidente Bardi e & lo capiscano bene,  dà occupazione a trop­pi lavoratori e lavoratrici per­ché pos­sa es­se­re ri­di­men­sio­na­to”.