Strage Mestre, il Comune di Monteforte vicino alle famiglie delle vittime: immagini strazianti come quelle di Acqualonga

Musicco dell'associazione Vittime incidenti sulla strada: dieci anni dopo, ancora nessun passo in avanti sul piano della prevenzione

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28 LUG - Autobus di pellegrini precipita da un viadotto della A16, all'altezza di Monteforte Irpino; le vittime saranno 40. Forze dell'ordine e vigili del fuoco al lavoro per il recupero delle vittime del bus Volvo precipitato dal viadotto Acqualonga sull'autostrada A16 Napoli-Canosa nel tratto Avellino Ovest-Baiano al Km 32, 28 Luglio 2013. ANSA/MATTEO GUIDELLI

Arriva dal sindaco di Monteforte Costantino Giordano un messaggio di piena solidarietà alle famiglie delle vittime della strage di Mestre “L’incidente del pullman a Mestre è una notizia struggente, una di quelle capaci di generare ricordi terrificanti e indelebili. Siamo fortemente vicini alle famiglie delle vittime di questa tragedia, ancor di più perchè abbiamo provato sulla nostra pelle, dieci anni fa, il dolore e lo strazio della strage di Acqualonga.
Ancor più devastante è il dolore per la scomparsa di due bambini tra le 21 vittime: non riusciamo e non possiamo accettare che due giovanissime vite siano state spezzate così”.

Era il 28 luglio 2013 quando lungo l’autostrada A16 nei pressi di Monteforte Irpino, un pullman, a causa di un guasto all’impianto frenante e alla mancata resistenza del guardrail autostradale, precipitò da un viadotto provocando 40 vittime e causando il più grave incidente stradale in Italia. “Furono giorni interminabili e pieni di tristezza e rabbia – ha ricordato più volte Giordano – per una strage che, probabilmente, poteva essere evitata se fossero state seguite tutte le regole della sicurezza. A distanza di tre anni voglio ringraziare ancora una volta i soccorritori, i vigili del fuoco del Comando provinciale di Avellino, il Pronto soccorso e tutti i volontari che hanno lavorato per ore e ore.

“Le indagini dovranno accertare le cause che hanno portato all’incidente, ovvero un malore dell’autista o un problema tecnico”. Sottoliena l’avvocato Domenico Musicco, presidente della onlus “Associazione Vittime Incidenti Stradali sul Lavoro e Malasanità” commentando quanto avvenuto ieri sera a Mestre. “Si deve, tuttavia, già osservare che poco o nulla era stato fatto per prevenirlo – continua Musicco – mi riferisco al guardrail sfondato dal mezzo, che già ad prima vista appare di tipo ‘vecchio’ e comunque totalmente inidoneo a garantire la sicurezza su un tratto di strada pericoloso come quello. Si tratta infatti di un viadotto di grande percorrenza. Questo aspetto è già sicuramente al vaglio degli inquirenti e sarà oggetto di consulenze”. “A dieci anni dalla tragedia di Avellino – conclude il penalista -, Dove morirono quaranta persone a bordo di un pullman precipitato dal viadotto Acqualonga, ci troviamo così di nuovo a piangere oltre venti morti per protezioni vecchie e inadeguate”.