Tragedia sul lavoro al porto di Salerno, l’Usb proclama 24 ore di sciopero

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Nel porto di Salerno l’ennesimo incidente: un lavoratore  marittimo è morto ed un altro gravemente ferito, presso il molo 26 dello scalo campano.

I rappresentanti del coordinamento Usb Mare e Porti esprimono sdegno e rabbia per la tragedia e proclamano lo sciopero di 24 ore all’interno delle società operanti nel porto.

«Non avevamo finito di scrivere il comunicato sui tre operai morti nella fabbrica Esplodenti Sabino di Casalbordino, fatto ancora più grave se consideriamo che nel 2020 avevano perso la vita altri 3 lavoratori, che abbiamo dovuto emettere un nuovo comunicato su un operario travolto all’aeroporto di Bologna mentre lavorava al rifacimento del manto della pista di atterraggio. Questa mattina un altro incidente mortale nel porto di Salerno che si aggiunge alla lunga lista di omicidi negli altri scali portuali Italiani negli ultimi mese – dicono  dal Coordinamento nazionale USB Mare e Porti – Le parole non servono più, servono solo i fatti. Serve la prevenzione, serve l’applicazione delle norme che ci sono, serve la formazione.

Ma tutto questo risulterebbe vano se non si introduce un apparato sanzionatorio che inchiodi alle proprie responsabilità quei datori di lavoro che queste norme non le rispettano, mentre la conta dei morti continua imperterrita a salire. Serve raccogliere le 50.000 firme necessarie per presentare al Parlamento il nostro disegno di legge d’iniziativa popolare sull’introduzione del reato di omicidio sul lavoro, impegno che vede banchetti presenti in tutta Italia con tanto lavoratori e cittadini che hanno firmati senza esitazione».

Parole di sdegno, rabbia e sgomento vengono espresse inoltre  da Almerico Romano, Segretario Nazionale dell’Ugl Mare e Porti, Marilina Cortazzi, segretaria generale della Cisl Salerno,  Gigi Vicinanza, componente nazionale della Cisal Metalmeccanici.