Una Favola di Natale e l’amore per la professione del “Cuoco”

Le favole per lo più sono tratte da vita reale e sono metafore che vogliono trasmetterci altro. Singolare episodio si è svolto qualche giorno fa, presso la nota struttura ristorativa, La Locandina in Aiello del Sabato (AV)

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Le favole per lo più sono tratte da vita reale e sono metafore che vogliono trasmetterci altro. Singolare episodio si è svolto qualche giorno fa, presso la nota struttura ristorativa, La Locandina in Aiello del Sabato (AV). L’Associazione Cuochi Avellinesi ha avverato il desiderio di un dolce giovanotto che era nella struttura per festeggiare i suoi ’80 anni con i familiari. Lo Chef Enzo De Gisi durante gli incontri che ha preceduto la festa, ha appreso l’amore di Domenico Picariello, per la cucina e i vari esperimenti che negli anni ha messo a punto in una sua personale cucina a Bellizzi Irpino (AV), off limits per chiunque, quando Domenico creava. Per molti anni ha lavorato presso un’importante Albergo Avellinese, pertanto giornalmente era a contatto con gli chef che nel tempo si sono alternati, rubandone tecniche e segreti della professione. Lo chef Enzo De Gisi non riesce a non essere coinvolto dai ricordi ancora molto cari di quella vita, che racconta come fossero passati solo giorni e decide di informare la sua Associazione di riferimento. Insieme al Presidente regionale dell’Unione Regionale Cuochi Campania (URCC) il professore chef Luigi Vitiello decidono di rendere speciale questo compleanno.

Il Presidente in persona è andato al ristorante a consegnare la giacca da “cuoco” e la “cucchiaia d’oro”, e socio ufficiale dell’Associazione, quale riconoscimento alla passione e il suo reale coinvolgimento in questa innata professione di cuoco. I figli hanno raccontato alcune sue proposte gastronomiche, come il suo Baccala in umido, la torta di noci, la lasagna, le tagliatelle con sughi inventati al momento, molto buono il suo Nocillo e non da ultimo a messo a punto un liquore molto simile al Barolo Chinato ma usando del Taurasi dei Feudi di San Gregorio, non poteva essere diverso da buon Irpino e legato al territorio natale, Santo Stefano del Sole. Il Professor Vitiello era più emozionato al cospetto della commozione di Domenico e al grande stupore dei parenti, con orgoglio e soddisfazione ha indossato la giacca e con fierezza alzato la cucchiaia d’oro. Il Presidente Luigi Vitiello ha dichiarato che la professione del cuoco, nasce tra le pareti domestiche, sono le mamme, le nonne a trasmettere questa passione ai grandi Chef ed ecco perché ci teneva, a essere presente, e ringrazia il socio e collega Enzo De Gisi, per la segnalazione e l’attenzione, nonostante il presidente aveva due cerimonie in corso. Facciamo tanti auguri a Domenico e speriamo che continui a lungo la sua passione, facendoci assaggiare quando prima una sua creazione. A volte i desideri diventano realtà e ancor più emozionante realizzarli. Viva la professione del “Cuoco” e complimenti all’Associazione per il prodigarsi a 360° in questo fantastico mondo.

 

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