Vince la libertà del popolo sovrano 

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I vento del Sud attraversa e si ferma nella città di Avelino. Scrive, per ora, una pagina storica. Epocale. La voglia di cambiamento affonda la corazzata del centrosinistra e i suoi errori, condannando alla sconfitta un galantuomo, Nello Pizza, capitato quasi per caso nell’agone elettorale. Vince la libertà del popolo sovrano. Alla fine Vincenzo Ciampi del M5S, sostenuto anche dal civismo, è il sindaco di Avellino. Aveva davanti a sè un difficile compito. Riguadagnare la notevole distanza che lo divideva dal suo competitor. Il vento della protesta, e alcune vicende come il caso Aias, con tutte le conseguenze di immagine che ha fatto registrare nella pubblica opinione, hanno contribuito ad un successo così in larga misura. Ora davanti al primo cittadino si presenta un problema di non poco conto: trovare in Consiglio comunale una maggioranza che lo sostenga, altrimenti la prospettiva sarà il ritorno inevitabile alle urne. Ciampi, nella sua recente campagna, consapevole del rischio dello scioglimento del Consiglio, ha più volte ripetuto l’appello alle altre forze politiche per un governo di salute pubblica. L’attesa del cambiamento è grande. Troppo grave è il quadro della città dolente. Ora spetta a Ciampi ricostruire quel tessuto lacerato che divide la città tra i suoi quartieri, le zone di nuova espansione e un centro storico sempre più emarginato. Il primo segnale, dopo i fiumi di spumante che si sono consumati nella notte, dovrà venire dalle scelte che saranno fatte nel costruire la squadra di governo. Da qui si capirà la capacità autonoma del neo sindaco che dovrà fare i conti con una burocrazia infetta, una questione morale cancellata dalle pagine nobili della storia della città, con una eredità che è contabile e sociale nello stesso tempo. Il verdetto, comunque si interpreti, è frutto delle decisioni del popolo sovrano. Ora sarà chiamato a valutare i conseguenti risultati, non appena la macchina comunale sarà rimessa in moto. Non avrà alibi. Ciampi può contare sull’impegno di ben cinque parlamentari, tra cui il sottosegretario Carlo Sibilia, conduttore del Movimento in Irpinia. Al neo sindaco spetta il compito di restituire dignità ad una assise che aveva perduto decoro e dignità. Per farlo deve essere autonomo, avere capacità di decisionismo, rispetto dell’istituzione, grande attenzione per la lotta alla corruzione. Questo si aspettano gli avellinesi.

di Gianni Festa edito dal Quotidiano del Sud