Abusi sessuali e violenze in “nome di Dio”, al via il processo

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Priest holding believer hand

Il pastore evangelico (80enne), accusato di aver abusato e schiavizzato alcune fedeli vede ormai vicine le aule del tribunale. Il sostituto procuratore della Repubblica di Napoli Maurizio Giordano ha infatti chiesto il rinvio a giudizio dello stesso, G.C, residente in Alta Irpinia. Una richiesta che sarà discussa il prossimo 9 ottobre davanti al Gup del Tribunale di Napoli Maria Rosaria Aufieri.

Il fatto risale ad aprile, quando dopo l’udienza fissata per la richiesta di archiviazione da parte della Procura di Napoli, il Gip aveva respinto la stessa e disposto l’imputazione coatta. Sarebbero sei le donne ad aver subito abusi e violenze sessuali, giustificate tutte con la presunta volontà di Dio. La vicende ha interessato anche una minore. Una quindicenne ha descritto di essere stata accompagnata dalla madre fin tra le braccia del pastore. Lui l’avrebbe costretta ad avere rapporti sessuali non protetti, sostendo di essere “l’angelo”. Secondo l’accusa, una delle ragazze, anche lei minorenne all’epoca dei fatti, sarebbe diventata sterile a causa delle violenze sessuali subite.Le donne, affiancate dagli avvocati Danilo Iacobacci e Felice Raimondi, avevano denunciato le presunte violenze subite facendo scattare le indagini. Il piemme – in un primo tempo – aveva avanzato una richiesta di archiviazione per il reato di riduzione in schiavitù, rigettata dal giudice per le indagini preliminari Dario Gallo.