Addio ad Alessio Tropeano, la passione per la scrittura e il coraggio di affrontare la malattia

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Grande commozione ha suscitato la scompera di Alessio Tropeano, poeta e scrittore di Grottolella. A ricordarlo l’amica e poetessa Maria Ronca “Alessio con coraggio affrontò la malattia parlandone schiettamente e chiaramente a chi incontrava, a scuola, in biblioteca e nei luoghi più svariati e senza lesinare e strafare intitolò il suo libro “Finché Parkinson non ci separi”. La sua era diventata una “convivenza pacifica” con la quale faceva i conti e si destreggiava ogni giorno. Uscì fuori dagli schemi, dai protocolli e con la scrittura si riappropriò di se stesso, mise nero su bianco, ogni umano desiderio e volontà di essere presente e raccontò della vita, oltre i limiti della malattia. Nessuna lezione accademica fu più interessante della consapevolezza di vivere pienamente e di incontrare l’umanità. La matematica era il suo forte e la scrittura divenne un’appassionata compagnia di vita.
A vita monastica Alessio non si è mai ritirato e anzi ha voluto fino all’ultimo presenziare agli incontri culturali, portando la sua testimonianza. Non sempre la Vita ci avverte di come sarà la nostra vita, ma sicuramente Alessio ha giocato con la malattia e ha voluto fortemente che la sua “normalità” non desse fastidio, recasse disturbo, ponesse un limite tra il prima e il dopo, ma rivalutasse un nuovo modo per convivere con essa e aprire nuove frontiere a non considerare il malato, un problema. Non si è chiuso un capitolo si è aperto un altro libro”. A ricordarlo con commozione anche la poetessa Monia Gaita “Apprendo con sincero dolore la prematura scomparsa dello scrittore Alessio Tropeano. Siamo stati uniti da un’affettuosa amicizia e un analogo amore per la letteratura che per lui costituiva un universo parallelo, bello e libero, del tutto opposto a quello cupo, sofferto e limitante del morbo di Parkinson di cui era affetto. Voglio ricordarlo con il sorriso e l’emozione delle presentazioni dei suoi libri cui ho avuto la gioia di intervenire. E ancora nel 2018 nel Castello Caracciolo di Montefredane dove ricevette il Premio Oreste Giordano nella sezione: La scrittura aiuta la vita”.