Allo scoccare della mezzanotte decade il consiglio comunale di Avellino

Un minuto dopo le 23:59 di oggi scadranno i 20 giorni concessi al sindaco Gianluca Festa per ritirare le dimissioni. Si sciolgono automaticamente anche la giunta e l'intera Assise

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AVELLINO – Allo scoccare della mezzanotte decadranno definitivamente il sindaco Gianluca Festa, la sua giunta e l’intero consiglio comunale di Avellino. Saranno passati infatti i 20 giorni di tempo che Festa aveva per ritirare le dimissioni, presentate a causa della maxi inchiesta sugli appalti che lo vede coinvolto insieme ad altri indagati eccellenti, tra cui un consigliere comunale e due dirigenti del Municipio.

A questo punto la palla passa alla prefettura di Avellino, che già da domani mattina potrà nominare una commissione prefettizia da far insediare a Palazzo di Città per traghettare l’amministrazione comunale fino alle elezioni dell’8 e 9 giugno prossimi.

Al momento in cui stiamo scrivendo questo articolo Festa non ha ancora ritirato le dimissioni e sembra non avere nessuna intenzione di farlo: del resto anche nel corso dell’ultima Assise della consiliatura, ieri, era arrivato un segnale altrettanto chiaro da parte del presidente del consiglio comunale, Ugo Maggio. Nel corso dei lavori dell’assemblea ha infatti comunicato ai consiglieri presenti: “Alla fine di questa seduta dovrete riconsegnare i vostri badge”. “Perché – gli ha risposto il consigliere di opposizione Costantino Preziosi – il sindaco ha deciso di non ritirare le dimissioni? E’ ufficiale?”. Laconica la risposta di Maggio: “Così mi hanno detto e così vi dico”. Lasciando intendere proprio che ormai i giochi erano fatti.

I giochi che sono invece tutti da scoprire sono quelli che si disputeranno a partire da domani in poi. A commissione prefettizia insediata, comincerà ufficialmente la campagna elettorale anche per i componenti della maggioranza uscente, fino ad ora “frenati” dai vari scenari possibili, tra cui anche quello di un Festa che riprendeva la fascia di sindaco e tornava alla guida del Municipio per ripresentarsi da sindaco in carica uscente. Sciolto questo dubbio si può ora ripartire da zero, con l’unico dubbio che riguarda proprio il nome che la compagine candiderà a sindaco: lo stesso Festa? La sua vice Laura Nargi? Un terzo nome?