Ariano, “La fiera del gusto mediterraneo”. Qualità e sviluppo di un territorio

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Ariano Irpino – La fiera del gusto mediterraneo rappresenta un esempio concreto di come le tipicità irpine possono essere valorizzate ed inserite in un percorso che interessa anche il turismo rurale e la qualità della vita in una zona nella quale spesso gli svantaggi sociali incidono sulla competitività e le competenze delle giovani generazioni. Dalla sala convegni del centro fieristico di Ariano Irpino è stato lanciato un appello alle istituzioni, destinato a non restare negli archivi della politica. E lo hanno lanciato il presidente del Consiglio regionale, Rosa D’Amelio, e il delegato all’agricoltura della Regione Campania, Franco Alfieri, inaugurando ieri pomeriggio la kermesse che resterà aperta fino a domenica 14 ottobre. Il senso dell’iniziativa è stato illustrato da Francesco Lo Conte, presidente della fiera, che ha ringraziato tutte le associazioni di settore e la Regione Campania per la presenza con stand ed iniziative di valorizzazione dei temi legati alla filiera gastronomica ed enogastronomica, mentre il sindaco di Ariano Irpino, Domenico Gambacorta, si è augurato che sia posta grande attenzione alla diffusione delle moderne tecnologie  alle zone rurali, che sono svantaggiate rispetto a quelle urbane, causa di disparità di trattamento per i giovani e per il loro futuro. Il presidente della comunità montana dell’Ufita, Carmine Famiglietti, ha rilanciato la funzione del centro fieristico, di cui l’ente è proprietario, annunciando l’arrivo della somma di venti milioni di euro per il pagamento delle mensilità arretrate ai forestali. La seconda trance dovrebbe essere erogata entro dicembre. Franco Alfieri si è augurato che la struttura non resti in funzione solo qualche giorno all’anno, perché si tratta di un importante strumento per il rilancio delle aree interne. “In Campania il mercato è formato da sei milioni di persone – ha affermato Alfieri – oltre a tanti milioni di turisti che la frequentano e tutto questo rappresenta un tesoro da non disperdere, tenuto presente che spesso nemmeno i campani conoscono le nostre tipicità e le aziende che operano nel settore della gastronomia in generale”. Secondo Rosa D’Amelio la “fiera rappresenta un grande messaggio di passione e di modalità con le quali viene affrontato il tema delle tipicità locali” ed ha ricordato la nostra significativa presenza nella produzione mondiale dei vini. Ha sottolineato che occorre lavorare molto anche per ottenere l’innalzamento della qualità del cibo, perché la circostanza per la quale la Campania è la regione più obesa d’Italia prova che la qualità del cibo non è eccellente. La fiera resterà aperta fino a domenica 14 ottobre, osservando l’orario di apertura dalle ore 10.00 alle ore 22.00.