Ariano, “Perché diciamo no al documento dell’Area Vasta”

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ARIANO IRPINO- Lascia uno strascico polemico il Consiglio comunale allargato ai sindaci dei Comuni dell’Area vasta e ai parlamentari regionali e nazionali. Tre consiglieri comunali arianesi infatti sono usciti dall’aula al momento del voto mostrando il proprio disaccordo sul documento approvato dall’assemblea.

Si tratta dei consiglieri Marcello Luparella e Daniele Tiso del Patto Civico e  Antonio della Croce dei Moderati che spiegano il loro comportamento in una nota la quale chiede che Area vasta e area Nord est restino una priorità.

«Un Consiglio comunale  monotematico, aperto ai sindaci del comprensorio e ai rappresentanti  parlamentari e regionali non è la sede adatta per alimentare contrapposizioni, per votare contro o per esasperare la dialettica consiliare. E ci siamo affidati  al “più indolore” dei rimedi: l’uscita dall’aula e la non partecipazione al voto. Questa la spiegazione del non voto, ma c’è insoddisfazione per il documento approvato.

«Ci ha fortemente preoccupato constatare che nel documento proposto dal sindaco di Ariano, dichiarato aperto ai contributi di tutti, ma immediatamente chiuso a seguito del chiaro messaggio di altri sindaci. Manca qualsiasi riferimento  allo sviluppo della zona a Nord est di Ariano e dei Comuni confinanti afferenti a quella zonae alla necessità di non tagliare fuori quell’area, sbocco naturale verso la Puglia e il mare Adriatico, dalle grandi opportunità che la stazione Hirpinia offrirà al nostro territorio».

E si entra nel vivo della proposta. «Non è più procrastinabile la valorizzazione, il rilancio e il collegamento con le grandi infrastrutture dell’Area Pip di Camporeale (che ospita aziende importanti ed un centro di ricerca di assoluta eccellenza) e la sua inclusione nella Zona Economicamente speciale per la quale la delibera di candidatura licenziata ieri dalla Giunta comunale è solo un primo passo che però ora richiede un impegno costante e concreto.

Chiediamo, e continueremo a farlo in ogni sede – concludono i tre consiglieri -, che la tematica dello sviluppo  dell’intero comprensorio  dell’arianese che ha ispirato l’opzione dell’area vasta  venga concretamente  perseguita  e non  resti una mera espressione linguistica, perché le occasioni di sviluppo vanno perseguite  a 360 gradi, senza lasciare indietro nessuno».