Asidep, domani i lavoratori tornano in assemblea: “Non ci hanno ancora pagato, come stabilito, i flex benefit”

Incalzati da sindacati e lavoratori, non danno sufficienti garanzie sul futuro della depurazione irpina che serve alle aziende. Si starebbe ipotizzando la cassa integrazione per chi non rientra nel progetto futuro, in collaborazione con Confindustria Avellino

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di Giancarlo Vitale

Tutto tace sul fronte Asidep. O quasi. Perché si sta, comunque, lavorando sottotraccia per tentare di trovare una soluzione a questa vertenza che si trascina, ormai, da tempo. Il presidente dell’Asi, Pasquale Pisano, così come quello dell’Asidep, Giovanni Maria Chieffo, si trovano con una patata bollente tra le mani.

Incalzati da sindacati e lavoratori, non danno sufficienti garanzie sul futuro della depurazione irpina che serve alle aziende. Si starebbe ipotizzando la cassa integrazione per chi non rientra nel progetto futuro, in collaborazione con Confindustria Avellino, mentre Gaetano Altieri, segretario provinciale della Uilm, dice che “per il momento è tutto fermo. Abbiamo fatto richiesta di un incontro, proprio in Confindustria, chiedendo la presenza del presidente dell’Asi, per dare seguito all’accordo sottoscritto in Prefettura lo scorso 15 novembre“.

È sempre da quel giorno che bisogna mettere le cose in chiaro. Ritiro dal bando di gara europeo, poi soltanto sospeso, affidamento diretto ad Irpiniambiente e forza lavoro, 55 operai, che deve restare intatta. Intanto i sindacati si aspettano una convocazione, sempre a palazzo di Governo, “per provare a capire – dice Altieri- se è possibile fare passi in avanti”. Nel pomeriggio di domani ci sarà un’assemblea dei lavoratori Asidep, a Pianodardine, alle ore 17, per discutere se sarà il caso di intraprendere ulteriori azioni di protesta, senza escludere il ritorno allo sciopero,”visto che, per l’ennesima volta, non sono stati rispettati gli accordi presi. Non ci hanno ancora pagato i flex benefit“.