Asidep, la misura è colma: si va allo sciopero a partire dal 4 dicembre

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Le Rsu e tutti i lavoratori Asidep si rivolgono al Prefetto di Avellino, all’Assessore Regionale Antonio Marchiello, ai Sindaci consorziati ASI. Annunciano che lunedì 4 dicembre saranno in assemblea e martedì 5 inzieranno lo sciopero ad oltranza, “declinando ogni responsabilità morale e civile sulle ripercussioni che si potranno avere sul servizio di depurazione alle aziende”. Denunciano il comportamento ambiguo di chi è chiamato a decidere, mentre ricostruiscono la storia recente di questa vertenza.
“Dopo la lettura della delibera dell’ASI del 28 novembre riguardante la sospensione della gara per l’affidamento del servizio di depurazione,  accordo sottoscritto in Prefettura il 15 novembre 2023, dobbiamo riscontrare ancora una volta che il Presidente ASI fa le cose a metà: difatti alla sospensione della gara deve essere attivata la procedura per l’affidamento negoziato ai sensi dell’art. 76 del codice degli appalti”.
Così in una nota,le Rsu e i lavoratori, che richiamano la stazione appaltante, ovvero l’Asi, a convocare Irpiniambiente per sottoscrivere i termini del contratto.
“Nelle recenti interviste lo stesso Pisano aveva dichiarato di non fidarsi di Irpiniambiente  per cui, visto l’atteggiamento, riscontriamo che ancora una volta l’ASI vuole perdere tempo per far fallire gli accordi sottoscritti addossando le colpe sugli altri.
Ma tutto ciò non ci meraviglia più, visto che tutti gli impegni sottoscritti da ASI sono puntualmente disattesi o con soluzioni tappabuchi, vedi pagamento stipendi, (su quattro mesi ed altro che i lavoratori devono ricevere), è   stato erogato un misero acconto sul mese di agosto …mentre lo stesso Pisano si era impegnato per pagare almeno uno stipendio all’indomani del 15 novembre (tavolo Prefettura).
Intanto i proventi del servizio svolto da ASIDEP sono utilizzati per pagare solo i lauti stipendi dei dipendenti ASI e della miriade di consulenti a servizio dell’Ente.
Cos’altro vogliono ancora dai lavoratori, che per senso di responsabilità hanno ritirato lo sciopero e stanno costringendo le proprie famiglie a vivere nell’incertezza del futuro e nella povertà economica dell’immediato?
A questo punto i lavoratori chiedono risposte immediate a tutti gli attori della vertenza.
Altrimenti, si va allo sciopero, così come annunciato.