Asidep, si va verso una soluzione non condivisa dai sindacati: Lavoratori pronti a fermare gli impianti di depurazione

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La vicenda dell’Asidep si avvia, in un modo o nell’altro, verso una conclusione.  Entro lunedì, infatti, il presidente del Consorzio Asi, Pasquale Pisano, dovrà presentare, in Prefettura, il bando per l’affidamento della depurazione industriale, che è atteso anche dalla curatela fallimentare. E che prevede l’interessamento dei privati.  Significherebbe, se dovesse avvenire, una considerevole diminuzione della forza lavoro. Dagli attuali 55 passerebbe a 18. Cosa che i sindacati stanno cercando di evitare.
Così come lo stesso prefetto di Avellino, dottoressa Paola Spena, che in occasione di altre riunioni ha sempre fatto opera di mediazione. Anche per quello che riguarda le mancate corresponsioni delle ultime tre mensilità. L’impressione è che ci siano, però, poche vie d’uscita. Una vicenda di scatole cinesi, quella dell’azienda di via Pianodardine. Intanto i sindacati sono pronti a scendere in piazza e alla mobilitazione e, quindi, minacciano di ricorrere allo sciopero, fermando tutti gli impianti di depurazione, qualora, lunedì mattina, ci si dovesse avviare verso quella direzione. Perché  spingono per una soluzione pubblica. Un affidamento, di dodici mesi, ad Irpiniambiente.
I dipendenti Asidep, evidentemente stanchi e esasperati, scrivono:” È la politica a pregiudicare anche il futuro dei lavoratori dell’Asidep che si dicono pronti a bloccare gli impianti di depurazione se l’Asi andrà avanti con la pubblicazione del bando per l’affidamento ad un privato. Sono 55 i dipendenti che potrebbero perdere il posto se la società fallisce. Intanto si attende il tavolo convocato dal prefetto Paola Spena con la partecipazione dell’assessore regionale alle attività produttive Marchiello. La soluzione potrebbe essere l’affidamento della temporanea gestione del servizio di depurazione a Irpiniambiente.Sarebbe un modo per mantenere pubblica la depurazione e salvaguardare i lavoratori. Ma pure in questo caso c’è una questione politica da risolvere tutta interna al centrosinistra, o meglio questa volta al Pd. Da una parte i dem che controllano Irpiniambiente, dall’altra la provincia governata dal presidente dem Rino Buonopane. Una mediazione appare difficile, nessuna parte è disposta a cedere o comunque ad avvantaggiare l’altra. A farne le spese i lavoratori. Come sempre”.