Autore: redazione web

I tempi attuali sono segnati da una fortissima contrapposizione tra le forze politiche.  Gli argomenti di polemica non mancano e sono oggetto di tensione permanente. Frasi durissime tra partiti e leader che usano spesso e volentieri anche i social. Una sorta di odio permanente che caratterizza la società e la politica dei nostri tempi.  Un clima che con accenti diversi si respirava anche settant’anni fa quando si svolgono le prime elezioni del Parlamento italiano. La frattura ideologica divide nettamente comunisti e cattolici con il partito democristiano che vince nettamente quelle elezioni. In piena guerra fredda l’Italia è ancorata all’Europa occidentale…

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Le prese di posizione di alcuni esponenti governativi della Lega sembrano dimostrare la loro non piena consapevolezza della inammissibilità di certi comportamenti. A cominciare da quello di esercitare il potere senza sottostare alle relative limitazioni e responsabilità.  Lo hanno dimostrato, prima, le reazioni del segretario della Lega, ministro dell’Interno e vicepremier, al decreto della Cassazione per il sequestro delle quote di finanziamento pubblico indebitamente sottratte da esponenti della Lega Nord. E poi le inammissibili dichiarazioni del sottosegretario alla giustizia sulla necessità che “la magistratura si liberi delle correnti, in particolare di quelle di sinistra”. ***** L’accusa rivolta da Salvini alla…

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Dopo l’intesa tra Austria e Germania sulla questione migranti e l’intenzione di Salvini di chiudere i porti italiani anche alle navi delle missioni internazionali, appare chiaro l’obiettivo di chiudere la rotta del Mediterraneo al numero sempre crescente dei flussi migratori. È altresi chiaro che la complessa questione ha assunto una rilevanza tale da turbare gli equilibri delle coalizioni di governo, persino quelli inossidabili del governo tedesco, a guida Angela Merkel. In Italia la linea Salvini si concretizza con la circolare ai prefetti per restringere le concessioni sui diritti d’asilo ai migranti. Senza inoltrarsi nei molteplici approfondimenti sugli aspetti giuridici e…

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“Facite ammuina”, “facite ‘a faccia feroce” ordinava al suo esercito Franceschiello, che, nonostante questi ordini, non riuscì a conservare il suo regno. Salvini, neo ministro dell’interno, ne sta seguendo la strategia e, pur avendo la faccia torva per natura e una buona dose di cinismo, non pare stia conseguendo risultati migliori.  Sta continuando la strategia del suo predecessore, aggravandola e, diversamente da lui, propagandandola con il metodo della disinformazione totale (sull’esempio che in Italia c’è un emigrante su tre, invece che su dieci, come è nella realtà) e indicando nell’Europa il nemico da battere. Assume toni e comportamenti antieuropei che,…

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Sarà la Storia, quando le vicende dell’ora si saranno raffreddate, a ricordare il vissuto politico, morale e d’impegno e narrare meriti e limiti della classe dirigente che ha governato l‘Irpinia e il paese dagli anni Sessanta fino ad ieri. Per alcuni, come ad esempio per Fiorentino Sullo, la storia scrive di un gran bene. Galantuomo, forse un po’ accentratore, parlamentare e ministro al servizio dello Stato e delle Istituzioni, morto in povertà e troppo presto dimenticato. Troppo in fretta. Dalla sua costola nasce, nel dopoguerra, una generazione volitiva, scaltra quanto basta, ambiziosa e strategica nella conquista del potere. I loro…

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Il Partito democratico che oggi riunisce la propria Assemblea nazionale si appresta a rispondere con un mediocre compromesso organizzativo ad una crisi profonda che evoca il fallimento del progetto politico e la caduta delle motivazioni ideali che undici anni fa (il 14 ottobre 2007) dettero vita ad un nuovo soggetto, nato sul solco dell’Ulivo e nutrito dalle culture delle due grandi tradizioni politiche dell’Italia repubblicana: quella cattolico-democratica e quella post-comunista. La crisi è precipitata con le elezioni del 4 marzo scorso; o meglio, quel deludente risultato (18,7% alla Camera, 19,2% al Senato) non ha fatto altro che certificare l’inadeguatezza del…

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Il Piave mormorava calmo e placido al passaggio / dei primi fanti il ventiquattro maggio /l’esercito marciava per raggiunger la frontiera / per far contro il nemico una barriera / il Piave mormorò: non passa lo straniero! Dopo il tragicomico Consiglio Europeo del 28 giugno nel corso del quale i Capi di Stato e di Governo dei 27 Paesi dell’Unione Europea hanno discusso accanitamente tutta la notte per trovare una risposta comune alla gestione dei flussi migratori, riuscendo ad accordarsi solo sulla proibizione alle navi delle ONG di effettuare salvataggi in mare nel Canale di Sicilia, il processo di disfacimento…

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