Autonomia differenziata, centrosinistra, Cgil e Anpi chiamano alla mobilitazione le aree interne

Il convegno sulla riforma proposta da Calderoli compatta forze politiche, sindacati e associazioni

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Tutti d’accordo: serve un’azione forte contro l’autonomia differenziata. Se n’è parlato ieri a Frigento durante un’iniziativa oragnizzata dal Comune in collaborazione con l’Anpi provinciale di Avellino, la Cgil di Avellino e il centro Auser. Un incontro che si è tenuto presso l’auditorio-sala consiliare alla presenza del sindaco Carmine Ciullo, del presidente provinciale Anpi Giovanni Capobianco, del segretario generale della Cgil di Avellino Franco Fiordellisi, di Luigi Famiglietti, docente di diritto degli enti locali presso l’università di Cassino, di Toni Ricciardi, deputato Pd; Michele Gubitosa, deputato M5S e Franco Mari, deputato del gruppo alleanza verdi e sinistra.

Ciullo in apertura dei lavori si dice preoccupato tanto per l’autonomia differenziata quanto per la riforme che prevede il premierato. Stessa cosa Capobianco che avverte sul rischio di stravolgere l’assetto costituzionale nonché spaccare di il Paese. E’ Famiglietti a ricordare che a mettere mano alla Costituzione è stato però per primo il centrosinistra con la riforma dell’articolo V. S’interroga allora su cosa potranno fare i parlamentari del centrosinistra. E Ricciardi promette che la riforma non passerà che in parlamento ci sarà una dura opposizione, “sarà il Vietnam”. E’ questo il centrodestra, osserva Gubitosa, spero che i cittadini ora abbiano capito e al momento del voto se ne ricordano.
Mari pone l’accendo sulla disparità dei servizi che comporterà l’autonomia: migliore sanità e istruzione al Nord, impoverimento al Sud. “Una truffa”, sentenzia il deputato.
Ed è Fiordellisi infine che chiama alla mobilitazione cittadini e forze politiche che avranno il piano sostegno dei sindacati e delle associzioni per una battaglia cruciale per il futuro del Sud. (Rodolfo Picariello)