Autonomia differenziata, la Cgil scende in piazza

Domani mattina, alle 9,30 manifestazione nei pressi della  Prefettura di Avellino. Sostegno anche da parte del deputato irpino del Pd, Toni Ricciardi

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Domani mattina, alle 9,30, la Cgil con la categoria dei pensionati (Spi Cgil) manifesterà nei pressi della  Prefettura di Avellino per protestare e per la far sentire la voce dei pensionati «nella ferma e decisa condanna al progetto di autonomia differenziata che penalizza il Paese, divide l’Italia, abbandona il Mezzogiorno», dice Dario Meninno, segretario generale Spi Cgil. «Invitiamo a partecipare tutte le forze democratiche – prosegue il sindacalista – che hanno a cuore il destino del Mezzogiorno e dei cittadini». Una misura, quella dell’autonomia differenziata che, se approvata dal governo rischia di «aumentate il divario tra Nord e Sud del paese». Franco Fiordellisi, segretario generale della Cgil di Avellino, spiega: «Dare attuazione all’articolo 116, terzo comma, della Costituzione, nelle condizioni date, con le modalità proposte e con risorse invariate, costituisce un attacco all’unitarietà dei diritti sociali, destinato ad accentuare le disuguaglianze già presenti e i divari territoriali e sociali esistenti. Così come riconoscere una competenza regionale esclusiva su materie di rilevanza strategica, e non suscettibili di frazionamento territoriale, rappresenterebbe la rinuncia ad un governo nazionale e unitario delle politiche economiche, industriali e di sviluppo del paese».
Il SitIn contro il DDL Autonomia Differenziata supporterà anche il presidio dei lavoratori della IIA di Flumeri che dalle 11:00

Anche il deputato irpino del Pd, Toni Ricciardi, dice di sostenere “con forza le ragioni per cui la CGIL e la SPI CGIL Avellino, nella giornata di domani, terranno un presidio presso la Prefettura per protestare contro il disegno di legge spacca Italia che rischia di impoverire ulteriormente le regioni del Mezzogiorno. Una vera e propria secessione”. Così  in merito al Presidio -organizzato dalla CGIL Avellino e dalla SPI CGIL Avellino- davanti alla Prefettura
“Senza mettere un euro per il Livelli essenziali di prestazione, prosegue il deputato del Pd, come pensano di garantirne l’effettività? La verità è che vogliono favorire le Regioni ricche rispetto a quello più povere, continuando ad utilizzare il criterio della spesa storica. Un progetto che ridisegna lo Stato sociale senza che il Parlamento possa proferire parola; forzatura gravissima, l’ennesima di questo governo, che aumenterà gli ostacoli di ordine sociale ed economico. Molti tra i diritti fondamentali, garantiti dalla nostra Costituzione, rischiano di essere ulteriormente compressi in gran parte del territorio nazionale.
Ci opporremo con tutte le nostre forze in Parlamento a un progetto che spacca in due il Paese e mina alle basi la coesione sociale. Siamo vicini a tutte le associazioni di categoria, sindacati, enti del terzo settore che sui territori si batteranno per impedire questa deriva secessionista”.