Blocco della sala operatoia al Moscati, la CGL chiede risposte

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La Funzione Pubblica Cgil di Avellino, a tre mesi dall’aver evidenziato alla dirigenza del Moscati «una lunga serie di doglianze relative al blocco operatorio-sala operatoria chirurgie, vista l’inerzia dell’Azienda stessa si vede costretta a rendere noto all’opinione pubblica quanto accade e che penalizza fortemente alcuni operatori».

Così esordisce con una nota Marco D’Acunto: «Nei fatti, il 22 marzo la FP CGIL, con una nota inviata alla Direzione Sanitaria ed alla Direzione Generale, rappresentava quanto segue: ogni mese il turno preventivo di lavoro firmato dalla Direzione Sanitaria e dai primari di Chirurgia Generale Oncologica, Neurochirurgia e Chirurgia d’urgenza e dal Sait, non veniva reso visibile agli infermieri e veniva loro comunicato dal referente con la dicitura “turno provvisorio” nel quale non venivano rese note le sedute operatorie e la collocazione del personale; sistematicamente la Chirurgia d’Urgenza, che prevede sedute in elezione di urgenze procrastinabili con relativo personale dedicato, non utilizzava a pieno il personale a disposizione lavorando, poi, nei giorni non previsti con il personale della Chirurgia d’Urgenza per effettuare gli stessi interventi collocando poi fuori dell’orario gli stessi interventi in lista nello stesso giorno utilizzando impropriamente il personale in servizio per le urgenze non differibili ».