Caos in casa Lions Grotta, i calciatori: i nostri valori umani sono solidi

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Grottaminarda.  Dove sono finiti i Lions che hanno fatto meravigliare tutti in quasi metà campionato di calcio di Promozione? Tra il primo ed il secondo posto in classifica, girone C della Campania, un gioco quasi sempre spettacolare, giovani di belle speranze, prendi Antonio Riccio, che ha avuto esperienze in C ed in B, e fino ad allora sicuramente il miglior giocatore del torneo, altri che giocavano anche al di sopra delle proprie possibilità.

 

Ma, poi, all’improvviso tutto si è fermato. Anzi si è sciolto. A cominciare dell’addio proprio di Riccio, che ha preferito il progetto dell’Heraclea di Candela ed ha lasciato i giallorossi, seguito poi dalle dimissioni del mister, Matteo D’Alessandro, al suo primo anno a Grottaminarda, ma che stava guidando la squadra verso l’approdo più naturale: i play off che avrebbero consentito l’approdo in Eccellenza. Addiritura anche l’addetto stampa della società, Giuseppe Capano, persona seria e competente, è tornato a casa. Una catena lunga fino al fisioterapista. Una favola durata poco: da queste parti, con il calcio è quasi sempre così.  Ma cosa è accaduto? La società non ha ancora spiegato il perché di questo vero e proprio”tsunami” sportivo. Intanto si vocifera della vendita del titolo sportivo. Intanto i calciatori giallorossi, che hanno lasciato o stanno lasciando la squadra, insieme agli altri ex tesserati del Lions hanno scritto una lettera aperta per chiarire la loro posizione.”Per non infangare la nostra immagine, i nostri valori umani. E per amore della verità”.

 

In tutti questi mesi, tra mille difficoltà, hanno tenuto quasi sempre la testa della classifica, tra primo e secondo posto, con un gioco spumeggiante studiato da mister D’Alessandro. Come scrivono nella lettera si sono dimezzati gli stipendi, o hanno giocato anche senza riceverli, o in parte ricevuti, rinunciando alle spese del carburante per raggiungere gli allenamenti.”Pur di restare a Grotta”.

Fino a quando hanno potuto, hanno dato del filo da torcere all’Heraclea di Candela, la corazzata di Casillo destinata a vincere, senza problemi, la Promozione. Grazie ad una programmazione seria ed oculata. Cosa accadrà, adesso? Mancano pochissimi punti per arrivare alla salvezza matematica, per non retrocedere. Una bella favola, quella di Riccio e compagni, che hanno esaltato una provincia. Intanto si attende che la società decida cosa fare.