Cedolare secca, Schifone: «Nessun assalto alla casa, non ci saranno aumenti»

Il presidente di Federproprietà Napoli: l'incremento al 26% varrà solo per i redditi da fitti brevi di tipo turistico o case vacanze dalle seconde abitazioni in poi

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“Le notizie che stanno girando questi giorni, sulla base di presunte bozze di manovra, relative alla casa stanno creando non poco panico tra cittadini e proprietari immobiliari. Da più parti, sbagliando, è stata riportata la notizia secondo cui il governo guidato da Giorgia Meloni starebbe studiando l’«assalto» alla casa e al patrimonio degli italiani. Niente di più falso”. Lo afferma in una nota Luciano Schifone, presidente di Federproprietà Napoli.

“L’idea, che sarebbe presente nella manovra non ancora definitiva, è invece quella di aumentare la cedolare secca, dal 21 al 26%, solo per gli affitti brevi di tipo turistico e le case vacanze ma dal secondo appartamento in poi. In pratica, se un cittadino ha una sola proprietà e l’affitta con un contratto breve o lo utilizza per accogliere i turisti dietro pagamento, non subirà nessuna maggiorazione dell’imposta. L’aumento scatterà solo dalla seconda casa utilizzata per gli stessi fini.

Nessun aumento, invece, ci sarà per i proprietari immobiliari che utilizzeranno l’appartamento per fini abitativi con contratti lunghi. Le prerogative del canone concordato e della cedolare secca, in questo caso, rimarranno invariati. Abbiamo assistito a troppi, inutili allarmismi. Questi però hanno mandato in confusione tantissime persone. A questo punto il chiarimento è d’obbligo: i normali contratti non subiranno nessuna variazione, per gli affitti brevi di tipo turistico e le case vacanze si pagherà di più solo dal secondo appartamento in poi”, conclude Luciano Schifone.