“Come minimo un salario”, il Pd irpino si ritrova a Cesinali con Sandro Ruotolo

L'evento, moderato dal consigliere comunale Claudio Petrozzelli, ha visto gli interventi di del segretario provinciale Nello Pizza, di Daniela Esposito e Andrea Famiglietti in rappresentanza della NIdiL CGIL e Laika, che hanno condotto un’approfondita indagine sociologica sul mercato del lavoro che interessa gli under 35, e del segretario Pd di Serino Felice Argenio

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Salario minimo e lavoro precario al centro del dibattito organizzato a Villa San Nicola frazione di Cesinali dai circoli del Partito Democratico di Cesinali, San Michele di Serino e Serino.

L’evento, moderato dal consigliere comunale Claudio Petrozzelli, ha visto gli interventi del segretario provinciale Nello Pizza, di Daniela Esposito e Andrea Famiglietti in rappresentanza della NIdiL CGIL e Laika, che hanno condotto un’ indagine sociologica sul mercato del lavoro che interessa gli under 35, e del segretario Pd di Serino Felice Argenio.

A chiudere il dibattito è stato Sandro Ruotolo, dirigente nazionale del Partito Democratico con delega all’informazione, Cultura, Culture e memoria.
Ad aprire la discussione è stato Claudio Petrozzelli: “Questa di oggi è nata come un’iniziativa di partito, ma il nostro scopo era quello di ascoltare i territori e aprirci alla società civile, ai sindacati, per essere il più vicini possibile ai problemi. L’obiettivo di chi fa politica é quello di raggruppare quante più istanze e cerca di dare delle risposte. L’augurio che faccio al pd irpino è che persegui dei valori di coerenza, dove i militanti lavorino insieme per costruire. Il Pd è di tutti“.

Ha poi proseguito Andrea Famiglietti: “Le soluzioni che vengono proposte ai problemi del territorio sono rimaneggiate, mai definitive. Fino a quando non ci scandalizzeremo per le condizioni lavorative che vengono fuori, di vero e proprio sfruttamento, non si riuscirà mai a superare queste problematiche. I partiti e le associazioni devono ascoltare i cittadini e fungere da cassa di risonanza“.

Il segretario Nello Pizza ha rilanciato l’impegno del partito per l’Irpinia, ora più che mai: “Sono passati quarant’anni sa quando è stata messa in campo la scommessa secondo la quale il futuro dell’Irpinia doveva passare per le grandi imprese e le aziende. Dopo tutto questo tempo possiamo dire che non é stata vinta, perché probabilmente si é cercato di fare qualcosa che non era in linea con il territorio. Dobbiamo valorizzare in primis le nostre caratteristiche e poi immaginare altro.

Chiediamoci qual è la vocazione di questo territorio. Prima di tutto dovremmo spingere, come Partito Democratico, e combattere per ridare dignità, attraverso un salario minimo. Dobbiamo rimboccarci le maniche e abbiamo bisogno di tutti. L’Irpinia é vicina a tanti territori, il suo vero limite sono i collegamenti. L’obiettivo é lavorare per formare cittadini migliori“.

Ha chiuso Sandro Ruotolo: “Il Partito che mi piace è quello che si mobilita, come in questa sede, che discute. Dobbiamo essere consapevoli che negli ultimi 20 anni abbiamo perso 460mila laureti nel Sud Italia. Oramai il livello dei laureati é uguale a quello dei titoli minori. Bisogna stare sui territori, incontrare le persone. Qui c’è il tema della precarietà. Abbiamo bisogno di amministratori che lascino il segno, non che sfruttino il territorio e vadano via. Dobbiamo fare rete, anche nelle aree interne, sapendo però che i problemi sono sempre gli stessi. Se vogliamo stare sui territori e recuperare gli elettori, dobbiamo essere credibili.

Basta con il partito del “sì, ma anche”. Dobbiamo costruire un programma, con dei contenuti che restituiscano la passione ai cittadini, l’idea che si può cambiare il mondo”.