Dalla Via Crucis di Gesualdo un messaggio forte di pace. Il regista Flammia: impossibile dimenticare i popoli vittime della guerra

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Sceglie di lanciare un messaggio forte nel segno della pace la Via Crucis di Gesualdo, presentata questa mattina a Palazzo Caracciolo. Lo sottolinea con forza il regista Roberto Flammia nell’illustrare la rappresentazione sacra dedicata al tema della “deflagrazione”, intesa come involuzione dell’uomo, abbrutito da violenza e corsa al guadagno. Un rito che coniuga la Via Crucis con l’esecuzione dei Responsoria del Principe dei Musici. “La Passione di Cristo – spiega Flammia – non può non richiamare la sofferenza dei tanti innocenti vittime delle guerre, di quei popoli costretti dai potenti della terra a fare i conti con il dolore e la morte. Di qui la scelta di inserire nella rappresentazione la deflagrazione che riproduce l’orrore delle bombe, per sensibilizzare i cittadini sui conflitti che ancora imperversano nelle diverse regioni del mondo, a partire da quello tra Russia e Ucraina ed Israele e Palestina. La Via Crucis di quest’anno sarà perciò dedicata alla pace”

Organizzata dalla Pro Loco Civitate Iesualdinae, presieduta da Luigi Petruzzo, la manifestazione, già protagonista della BIT di Napoli, si svolgerà venerdì 29, alle 21.30, a Gesualdo, con la definizione di evento di interesse regionale. A illustrare l’iniziativa il Presidente della Provincia Rizieri Buonopane, Luigi Petruzzo, il Presidente di Rete Destinazione Sud Michelangelo Lurci,  Carmelina D’Amore di Sistema Irpinia, Padre Enzo Gaudio, il consigliere provinciale Francesco Mazzariello, il presidente dell’UNPLI provinciale Giuseppe Silvestri, il presidente dell’Associazione di Promozione Sociale “Carlo Gesualdo” Edgardo Pesiri, il direttore della fotografia Augusto Galliano ed il regista Roberto Flammia.

E’ Luigi Petruzzo a sottolineare come la Passione di Gesualdo “vedrà la partecipazione di oltre 100 figuranti in costume d’epoca. Un evento unico e spettacolare, per rivivere la Passione di Gesù e la suggestione dei madrigali di Carlo Gesualdo composti per la Settimana Santa”. Carmelina D’Amore ribadisce come uno degli obiettivi di Sistema Irpinia sia la salvaguardia delle tradizioni, un impegno portato avanti anche da Giuseppe Silvestri con l’Unpli che chiede alle pro loco e alle comunità d’Irpinia di fare squadra per riuscire a stabilire un coordinamento tra le Vie Crucis del territorio, così da valorizzarle e farle conoscere al di fuori dei confini provinciali. E’ quindi il notaio Pesiri a spiegare il legame forte tra Passione di Carlo Gesualdo e Passione di Cristo, ecco perchè si carica di un valore forte la scelta di proporre i Responsoria del principe dei musici nell’ambito della Via Crucis di Gesualdo, così la sofferenza del singolo diventa specchio della sofferenza del Cristo.