Dall’ex Jugoslavia all’Ucraina, il ruolo della Nato nei conflitti europei

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Dalla ex Jugoslavia di ieri all’Ucraina di oggi. E’ una riflessione sul ruolo della Nato nei grandi conflitti europei e sulla difficile conquista della pace quella che consegna il generale Biagio Di Grazia nel suo volume “La Nato nei conflitti europei”, edito da Delta 3 Sarà presentato questo pomeriggio, alle 16, al Carcere Borbonico. Ne discuteranno con l’autore il direttore del Corriere dell’Irpinia Gianni Festa, Domenico Gallo, lo storico Annibale Cogliano. Modererà il dibattito il giornalista Generoso Picone. L’autore parte dalla ricostruzione della storia della ex Jugoslavia negli anni ’90 vittima del “Nuovo Ordine Mondiale”,  all’indomani della Guerra Fredda, ed espone il quadro strategico militare entro cui collocare e comprendere le ragioni che condussero al bombardamento della Serbia da parte della Nato. L’indagine si sofferma, poi, sull’aggressione russa nei confronti dell’Ucraina e dei ruoli assunti a margine dello scontro dai vari attori interessati, Stati Uniti, Nato, Unione Europea, ad emergere analogie operative e di sistema tra il conflitto attuale e quello che nel 1999 portò alla definitiva cancellazione della Federazione Jugoslava dallo scenario mondiale. Prefazione di Domenico Gallo. “Nessuno in Occidente – scrive Domenico Gallo nella prefazione- ha preso atto della disfatta morale e giuridica rappresentata dalla guerra di aggressione della NATO contro la Jugoslavia, quindi quest’esperienza ha assunto i caratteri di un vero e proprio atto costituente dell’ordine mondiale, che ha messo definitivamente fuori gioco l’ONU ed ha affidato alla forza delle armi la regolazione delle crisi internazionali e la gestione dell’ordine pubblico internazionale. Se si aboliscono le leggi che regolano la convivenza pacifica fra i popoli, se il criterio della convivenza deve essere la legge della giungla, cioè il criterio che quelli che sono più forti prevalgono sui più deboli, allora si pongono le basi per l’innalzamento di nuovi muri e la nascita di nuovi conflitti….La promessa solenne fatta a Gorbacev in occasione dell’unificazione della Germania di non spostare gli armamenti della NATO ad est dell’Elba viene stracciata senza ritegno alcuno. E’ in quel momento che inizia il processo di allargamento ad est della NATO, che il 12 marzo 1999 sancisce l’ingresso di Polonia, Repubblica Ceca e Ungheria. Allargamento che è proseguito fino ad inglobare i paesi ex sovietici e gli ex neutrali, attivando una nuova cortina di ferro che circonda la Russia dall’Artico al mar Nero. Ed è stata proprio la pretesa della NATO di penetrare anche nel territorio della Ucraina, assieme al conflitto etnico fomentato contro la componente russofona della popolazione, la causa principale che ha determinato lo scoppio della guerra, iniziato con l’aggressione della Russia contro l’Ucraina il 24 febbraio del corrente anno.  Adesso questo nuovo Ordine/disordine mondiale ci ha portato ad un passo dalla guerra nucleare, che porrebbe fine alla vita dell’Umanità sulla Terra, e ci tiene immersi in una estenuante guerra d’attrito che gli USA hanno intenzione di alimentare fino ad ottenere la disgregazione del nemico”