Ariano – Il dimensionamento scolastico è la causa di dure contrapposizioni. E non soltanto tra maggioranza e minoranza consiliare. I docenti di un Istituto di Istruzione Superiore. l’IISS Ruggero II, intervengono per chiarire chiedendo chiarezza anche agli interlocutori, nella fattispecie agli amministratori, ma anche ai colleghi di altri Istituti. Si contesta il fatto che le attenzioni degli amministratori appaiano rivolte soprattutto alla Scuola primaria, con il rischio che a essere sacrificato sia qualche Scuola Superiore. Nelle ultime ore in tanti sono scesi in campo per difendere il Liceo Parzanese. Di qui la volontà degli insegnanti di ricordare che anche altri Istituti sono altrettanto importanti e quindi andrebbero difesi, tutti. Evitando di “scatenare una guerra tra poveri”, come si legge nel documento stilato dai docenti dell’IISS Ruggiero II. Ricordiamo che sull’argomento si è svolto anche un consiglio comunale nel quale maggioranza e minoranza hanno presentato ciascuna un proprio documento, senza trovare un punto di intesa. Ieri, intanto, la vice sindaca, Grazia Vallone ha partecipato ad un incontro in Provincia appunto per discutere appunto di dimensionamento. Pochi i sindaci che hanno preso parte al confronto e la rappresentante di Ariano ha consegnato all’Ente provinciale il documento deliberato dal Consiglio comunale.
In pratica si chiede il mantenimento di tutte le dirigenze, ma soprattutto di quelle della scuola Primaria. In subordine si potrebbero accorpare alcuni istituti superiori, sacrificando così una dirigenza delle Scuole di Secondo grado. Subito è cominciata la querelle con una difesa ad oltranza di gruppi politici e cittadini del Liceo Parzanese. Immediato è scattato l’allarme dei docenti di altri Istituti, soprattutto dell’IISS Ruggero II. Questi ultimi in un documento si dicono «Stupiti dalla lettura della delibera della Giunta comunale di Ariano, la 242 del 19 settembre». E a dimostrazione dello stupore avvertito riportano uno stralcio della delibera. «Prendere atto della Delibera della Delibera del Consiglio di Istituto del Liceo Classico, con annesso Liceo SCientifico , trasmessa dal Dirigente Scolastico Reggente a questo Ente , con cui si è deliberato “…in subordine l’aggregazione al Liceo Parzanese di altri Istituti della medesima tipologia presenti nel comune di Ariano e nella specie del Liceo Linguistico, Artistico e Scienze Umane”». I docenti dell’IISS Ruggero II nel documento ricordano la storia del proprio Istituto. Era nato da più di dieci anni attraverso la fusione dell’ITC Bruno e IM Dorso. «L’Istituto è riuscito – continua il documento dei docenti del Ruggiero II – dopo una prima fase di adattamento, a costruirsi una identità forte unendo proficuamente indirizzi diversi che, andando incontro alle molteplici necessità del territorio, fanno sì che lo stesso venga percepito come punto di riferimento unitario per l’erogazione di una più che discreta quota di offerta formativa presente sul territorio arianese e limitrofo. L’egregio lavoro svolto da tutta la comunità educante continua a dare frutti significativi e il numero degli iscritti è in costante crescita da qualche anno a questa parte». Insomma una scuola che cresce. I docenti dell’IISS Ruggero II parlano di letture superficiali delle Linee guida della Regione Campania rispetto al dimensionamento scolastico e aggiungono «Avremmo auspicato un atteggiamento di maggiore equilibrio e imparzialità da parte delle istituzioni locali nei confronti della nostra categoria professionale. Analogo atteggiamento ci saremmo aspettato dalle rappresentanze degli organi collegiali degli altri istituti del Territorio ai quali vivamente suggeriamo di non confondere il garbo istituzionale con l’inerzia ed il rispetto delle prerogative e dei ruoli con le mancanze». E qui il documento parla di guerra dei poveri «che qualcuno ha strategicamente inteso scatenare e che non giova a nessuno e men che meno ai nostri allievi». Questa è solo la sintesi del documento ma spiega ampiamente il sentimento dei docenti dell’Istituto Ruggero II verso amministratori colleghi di altri istituti. Un altro settore che aggiunge contrasti ai tanti momenti di fibrillazione che esistono in città. E’ attesa la replica di chi governa la città di Avellino e poi della Provincia sul documento proposto dall’Amministrazione comunale del tricolle.