Dimissioni Festa, il capogruppo Pd Giordano: “Le mie denunce le ho già fatte in consiglio comunale”

In Assise contestò la mancata pubblicazione di oltre 170 delibere. Ma ora la strategia del partito democratico cambia: non replicare alle accuse ("... per 4 anni e mezzo avete avvelenato il clima...") e lasciarlo logorare dagli effetti della maxi inchiesta giudiziaria sugli appalti

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AVELLINO – “Quello che dovevo dire al sindaco Gianluca Festa l’ho già detto durante la consiliatura”: il capogruppo del Pd in consiglio comunale non crede sia il caso di rispondere ulteriormente alle ultime dichiarazioni rilasciate da Festa contestualmente all’annuncio delle dimissioni. In quel messaggio aveva in pratica addossato alle minoranze la colpa della maxi inchiesta giudiziaria che lo ha travolto.

“Negli ultimi 4 anni e mezzo le minoranze hanno sistematicamente avvelenato il lavoro della macchina amministrativa, presentando decine e decine di esposti e denunce”, ha attaccato il sindaco (ex): “In questo momento non voglio replicare – dice Giordano -, quello che avevo da dire l’ho già detto. Mi attengo a quanto comunica ufficialmente il mio partito”. E si può anche capire il senso politico di questa decisione di non rispondere: a questo punto delle indagini, quando ancora non è chiaro nemmeno il numero totale degli indagati, sarebbe controproducente continuare a dialogare con chi è in oggettive difficoltà. Lo ha spiegato ieri ai nostri microfoni il segretario cittadino del Pd, Nello Pizza, quando ha esortato il partito a non impostare la campagna elettorale come se fosse un referendum su Gianluca Festa: “Sarebbe un grave errore”. Meglio puntare sulla propria proposta politica e lasciare che l’amministrazione uscente si logori nelle proprie, imminenti, difficoltà.

E in effetti il capogruppo Pd Giordano ha già detto tanto nel corso degli ultimi infuocati consigli comunali, denunciando pubblicamente ad alta voce la mancata pubblicazione di oltre 170 delibere riguardanti affidamenti di appalti e incarichi. E nel lungo elenco snocciolato da Giordano in Assise, comparivano molti degli appalti finiti ora nel mirino della Procura di Avellino.