E se Narciso avesse Instagram?

Progetto giornalismo coordinato dai docenti Prof.re Vincenzo Fiore e Prof.ssa Maria Laura Tammaro

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Di Carmen Incecca & Angelica Leo

(Studentesse del Liceo “V. De Caprariis” – Plesso di Altavilla Irpina)

 

Partendo dall’analisi delle Metamorfosi di Ovidio e del mito di Narciso si può riflettere su alcuni aspetti che, giorno dopo giorno, diventano sempre più attuali, come per l’appunto il narcisismo. Ci si domanda spesso come si generi questa tendenza psicologica e in quale misura condizioni i rapporti con gli altri. Le cause possono essere diverse e variare da individuo a individuo. Alcuni studiosi ritengono che le cause siano da individuare nella mancanza di amore che comporta l’incapacità di sviluppare una relazione intima. Uno dei fattori che può condizionare questo atteggiamento psicologico, che a volte rischia di assumere tratti patologici, va ricercato soprattutto nell’ambiente familiare. Le persone che hanno avuto esperienze negative nell’infanzia, come abusi emotivi o fisici, hanno maggiori possibilità di sviluppare il disturbo narcisistico di personalità in età adulta, cercando un modo per riscattarsi da tali esperienze.

Oggi il nostro mondo è dominato dai social, mondi virtuali nei quali influencer, attori e personaggi dello spettacolo caricano continuamente foto, video, dove appaiono perfetti, eliminando ogni più piccolo difetto attraverso l’uso di filtri e applicazioni che distorcono la realtà. Questa perfezione viene vista come un obiettivo da raggiungere, in particolare da ragazze nel pieno della loro adolescenza, che hanno paura di mostrarsi per come sono realmente, in quanto non si sentono all’altezza dei canoni estetici di coloro che seguono. Queste ragazze temono sempre di più il giudizio altrui, e rincorrendo quei modelli irraggiungibili spesso si ammalano. Quante volte attraverso i media, si sentono storie di ragazze che vengono addirittura ricoverate in ospedale perché cadute in disturbi alimentari, come l’anoressia, la bulimia o i disturbi di ansia. Purtroppo la rete ha innescato un meccanismo che ci porta a pensare che tutto ciò che vediamo virtualmente sia reale. Il nostro è diventato il mondo dell’effimero, nel quale purtroppo i nostri sentimenti sono veri, concreti. Ci spieghiamo meglio: quante volte ci siamo sentite inferiori e abbiamo provato invidia per quelle stesse persone che seguiamo. Questo succede perché ai nostri occhi loro vivono un’esistenza idilliaca, ma solo perché decidono di postare solo il bello delle loro vite senza mai svelare le loro fragilità e le loro insicurezze.

Leggendo il mito di Narciso, ci siamo rese conto che anche noi passiamo ore ad ammirare questi personaggi e le loro vite, proprio come Narciso ammirava la sua immagine riflessa nello specchio d’acqua, innamorandosi del suo stesso volto. È arrivato il momento che si smetta di pensare che esistano persone perfette, vite perfette o mondi perfetti. Ogni persona, con il proprio bagaglio di insicurezze e imperfezioni, è in realtà unico e irripetibile.