Enti di servizio, Montefusco (Si): “Gestione del potere e continuità, questo non è il campo progressista”

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Quella che si sta realizzando in Irpinia negli Enti di servizio, in particolare ASI e Alto Calore, è la riedizione di un film purtroppo già visto nella nostra provincia.

Dunque, mentre da una parte il Pd irpino è impegnato nella propria estenuante campagna congressuale e nelle proprie diatribe interne, si continua ad assistere ai soliti metodi di gestione degli Enti e del potere ad essi legato.
Sulla guida dell’ Asi sembra consumarsi la solita scorribanda correntizia all’interno del Pd e della coalizione che ha sostenuto il Presidente della Regione De Luca, mentre in Alto Calore assistiamo alla riconferma di Ciarcia che beffardamente appare un “premio” per la massa debitoria di quell’Ente che sfiora ormai i 150 milioni di euro, e per le opacità della gestione più volte manifestatesi in questi anni, per l’utilizzo improprio, disinvolto e spregiudicato dei tirocini per coprire esigenze di personale, per la incapacità di spendere le risorse destinate al rifacimento delle reti idriche, e corrispondere ad un problema con cui tanti Comuni irpini fanno i conti da decenni.
Sullo sfondo nessuna discussione di merito, nessun confronto sulle politiche che questi Enti dovrebbero adottare.
Tutto questo accade mentre l’Irpinia appare messa in un angolo e destinata ad una sostanziale irrilevanza nella formulazione del Piano “Next Generation Campania”, inviato dalla Presidenza della Giunta regionale al Governo, condizione che sembra accomunare tutte le aree interne della Campania, per cui al di là di qualche titolo e di qualche spot pare essere assente qualunque visione di prospettiva. Resta da chiedersi quale sia il contributo dei Consiglieri di maggioranza irpini, dove sia la loro voce, dove il loro impegno per la nostra provincia.
Il rischio assai serio è che la miopia di tali scelte non faccia altro che contribuire alla desertificazione umana, sociale, produttiva, delle nostre comunità.
La distanza tra l’occupazione di posizioni di potere e l’assenza di una visione e di un progetto che provi ad avere la tensione di uno sguardo lungo è ormai insopportabile.
E’ chiaro che tutto questo richiama ad una responsabilità enorme le forze che dovrebbero concorrere alla costruzione di un’area progressista anche in Irpinia.
Non sono di certo quelli di questi giorni, assai simili a quelli di questi anni, gli esempi da seguire.
Roberto Montefusco