Ferragosto in città, oggi l’omaggio floreale alla Vergine dà il via alle celebrazioni. Dalla processione al rito dei fuochi

0
482

Sarà l’omaggio floreale della città alla Beata Vergine Maria Assunta in Cielo con la consegna simbolica da parte del sindaco Festa alla Vergine a scandire la vigilia di Ferragosto nel 57° anniversario dell’Incoronazione.  Un gesto, in programma il 14 agosto, alle 18.45, che si fa simbolo della volontà della comunità avellinese di chiedere a Maria “benevolenza”, di “essere da faro per tutti, “affinchè si compiano gesti concerti per la città”. Seguirà, alle 19, la santa messa officiata da don Enzo De Stefano. Alle 22.30 la veglia mariana, alle 23.30 la santa messa
Quindi spazio alla festa nel segno di fede e tradizione. Il 15 agosto, alle 10.30 sarà il vescovo Arturo Aiello a celebrare la santa messa in cattedrale. Nel pomeriggio il rito della Processione. L’immagine sacra dell’Assunta, Regina della Città, percorrerà tutte le strade come segno di protezione e di benedizione. La Processione della Madonna partirà alle 19. dalla Cattedrale dopo la celebrazione della Santa Messa secondo un itinerario ormai tradizionale: Via Del Gaizo, via Amabile, via Del Gaizo, via Circumvallazione, via Guarino, via Testa, Piazza Moro, via Colombo, piazza Cavour, viale Italia, Corso Vittorio Emanuele, piazza della Libertà per poi fare ritorno in cattedrale.
E c’è grande attesa anche i per i Fuochi d’Artificio della mezzanotte che si svolgeranno nel Piazzale degli Irpini.

La festa nella storia

Sono le parole di Andrea Massaro a guidarci nella ricostruzione della storia della festa “Non abbiamo particolari testimonianze o resoconti di tali manifestazioni in epoche remote: la prima documentazione risale al 1758, ed è costituita da un atto rilasciato dal Notaio Cotone, con studio in Via Seminario, con il quale l’Arciconfraternita del Cuore Immacolato di Maria ed il Capitolo della Cattedrale, si fa espressamente riferimento alla festa che quell’anno si sarebbe svolta “avanti al convento di S. Francesco”, oggi Piazza Libertà. Negli ultimi due secoli vi sono, poi, documenti sufficienti per narrarci alcuni particolari che trattano in modo compiuto delle onoranze tributate alla Madonna Assunta in Cielo.
Singolare è senz’altro quello riservato alla festa dell’anno 1851. Le cronache di quell’estate raccontano che il giorno della vigilia dall’Assunta un terribile terremoto provocava gravissimi lutti e danni in varie province del regno, mentre veniva risparmiata la città di Avellino, che proprio quel giorno si preparava a festeggiare, con grande solennità, la sua Protettrice. La filiale devozione del nostro popolo attribuì alla Vergine Assunta l’aver risparmiato la città, tanto che l’avvenimento veniva ricordato nei programmi dei festeggiamenti seguenti per molti decenni”.

La Gazzetta di Avellino, un giornale locale molto seguito, nelle pagine del 16 agosto 1879 riporta la notizia che il Ferragosto di quell’anno ha superato “quella dei trascorsi anni” e che “il 14 e 15 agosto il Corso di Avellino sembrava trasformato nella strada di Toledo di Napoli. Tutti si son divertiti e molti han fatto buoni affari”, sotto lo sguardo vigile delle guardie di P.S., particolarmente impegnate a mantenere l’ordine pubblico per il grande afflusso di forestieri e “villani”.
La festa dell’Assunta aveva, quindi, varcato i limiti ristretti della sola città di Avellino.

Il ferragosto del 1910 spicca per la mirabile costruzione in “Piazza Dogana” di una “macchina” ad opera del giovane debuttante “apparatore” Peppino Festa, mentre poco o nulla delle festività dell’Assunta ci tramandano le tristi cronache degli anni della grande guerra.
Soltanto alcuni anni dopo il ferragosto riacquista il gioioso tono popolare di sempre, ma poco dopo scivola nella retorica imperante del regime fascista. Nel 1938 Avellino implora la sua Santa Patrona anche perché “sorregga le energie nella conquista di un avvenire migliore, perché guidi l’italica giovinezza verso le mete radiose segnate dal suo grande Capo… Gli anni della seconda guerra mondiale vedono i festeggiamenti ridotti alle sole funzioni religiose ed alla tradizionale processione.
Si dovrà attendere il 1945 perché la festa dell’Assunta offra una breve parentesi di serenità con gare ciclistiche e dei biroccini, bande musicali ed una gara per il migliore addobbo dei balconi e delle strade attraversate dalla processione.

La lenta ripresa del Paese negli anni seguenti si intravede anche nell’appuntamento annuale del ferragosto. Già agli inizi degli anni ’50 del secolo scorso l’E.N.A.L. provinciale definisce “grandiosi” i festeggiamenti che si svolgono dal 13 al 17 agosto 1952.
Accanto alle solite manifestazioni, dove ancora grande spazio è riservato alla musica lirica e leggera, si tiene il I° Concorso bancarelle ed il I° Concorso balconi fioriti ed illuminati.