Fine del Reddito di cittadinanza, ora la “Misura di inclusione attiva”

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“Una bomba sociale” l’ha definita il segretario generale della Cgil Napoli e Campania, Nicola Ricci, commentando il capitolo che si chiude sul Reddito di cittadinanza. Le reazioni, di fatto, non sono tardate ad arrivare, da parte dei tantissimi, i beneficiari fino a questo mese, che il 27 luglio hanno ricevuto, tramite sms dell’Inps, la comunicazione di sospensione della misura introdotta dal Governo Cinque Stelle.

A Napoli e nella provincia è subito stata tensione. “L’ultima rata del Reddito di cittadinanza è stata quella del 27 luglio etra messaggi telefonici incomprensibili e aggressioni ai dipendenti dell’Inps il clima che si sta creando è preoccupante. Cosa significa l’occupabilità per queste persone? Che con la sospensione del reddito si trova lavoro? Questo è il modello sociale che il governo Meloni mette in campo fatto di propaganda e non soluzioni”, dice ancora il segretario Cgil, secondo il quale “siamo solo all’inizio di una bomba sociale a cui vanno date risposte e, tra agosto e settembre, sarà anche peggio. Assicurare ai cittadini che saranno presi in carico dai servizi sociali rischia solo di creare ulteriori disagi. Una città come la nostra non è preparata a una riforma basata sulla improvvisazione e lontana dai veri bisogni della gente”.

37mila le famiglie in Campania a cui sarà sospeso il Reddito di cittadinanza, e che sarà sostituito dalla Misura di Inclusione Attiva, introdotta dal Governo Meloni da gennaio.

Misura, quella appena sospesa, che porta con sé non pochi strascichi polemici, per aver tradito la sua vera mission, nata per essere una misura di politica attiva del lavoro e di contrasto alla povertà, alla disuguaglianza e all’esclusione sociale. In realtà, si è trasformato in mero sussidio, senza creare nuova occupazione, come programmato con la figura dei “navigator” che avrebbero dovuto condurre i senza reddito nel mondo del lavoro.

La nuova misura, la Carta di inclusione attiva, spetterà ai nuclei familiari con disabilità, o con componenti che siano minorenni o di età almeno pari a 60 anni compiuti.