Giovanni Frulio lascia il consiglio comunale di Cesinali

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Di Matteo Galasso

Cambio di vertice nel gruppo di opposizione al Consiglio Comunale di Cesinali: il consigliere Giovanni Frulio si è dimesso per fare spazio a Claudio Petrozzelli, referente delle 6000 Sardine in provincia di Avellino. Questo passaggio di consegne proviene da un accordo pre-elettorale che i candidati della lista Giovani per la Valle del Sabato hanno concordato già prima delle elezioni amministrative al Comune. Per comprendere le motivazioni di questa scelta abbiamo intervistato il consigliere uscente.

 

Qual è la motivazione che l’ha spinta a dimettersi dal Consiglio Comunale di Cesinali?

Come ho riportato nel comunicato indirizzato al Sindaco e al Consiglio tutto, le motivazioni alla base di questa decisione non hanno a che fare con la mia attività politica nel consiglio comunale con i colleghi consiglieri, ma vanno ricercate in esigenze personali unitamente ad un forte spirito di coesione che mi lega al gruppo della nostra proposta politica locale, i “Giovani per la Valle del Sabato”. Il progetto lo abbiamo pensato e realizzato insieme, arricchendolo individualmente e collettivamente: mi piace sottolineare che questa mia scelta è volta a perseguire uno scopo puramente mutualistico nei confronti di tutto il gruppo e di chi, in particolare, subentrerà al mio posto e potrà, per altri due anni e mezzo, fare l’esperienza amministrativa che ho fatto io fino ad oggi.

Come è nata l’idea di costruire una lista per le elezioni comunali di Cesinali?

Potrebbe essere semplice rispondere a questa domanda con una locuzione ormai ricorrente: per caso. In realtà chi ha seguito il nostro percorso sa bene che non è così. Il tutto è nato dall’incontro di due elementi: un forte sentimento aggregativo e la necessità di un’offerta politica che potesse dar voce ai giovani. Già nel 2017,fu fondata un’associazione Cesinali che riuscì ad aggregare e coinvolgere decine di ragazzi anche di paesi limitrofi, questa ha gettato le basi per una compagine politica, in uno spazio lasciato vuoto dalla stessa politica locale. Infatti, senza la nostra lista, per la prima volta Cesinali sarebbe andata al voto con una sola lista, storica, con un elemento fortemente caratterizzante: la sostanziale assenza del coinvolgimento di giovani nelle dinamiche amministrative. Ecco quindi che abbiamo provato a fare il nostro gioco presentando una lista con un’età media addirittura inferiore ai30 anni!

Quali sono i progetti che la vostra lista ha in mente per rendere la Valle del Sabato più vivibile?

Non si tratta di semplice giovanilismo: il nostro nasce da una necessità di rivedere le priorità di una società che sta cambiando e che non può aspettare che la politica, locale e non solo, se ne accorga troppo tardi. Cesinali e i comuni confinanti rappresentano un’importante porzione della Valle del Sabato non esente dalle problematiche tipiche di altri contesti provinciali. Pur avvertendo meno il problema dello spopolamento, gravano sulle nostre vite annose questioni come carenza infrastrutturale e dei servizi di prossimità ma, soprattutto, l’inquinamento. Da ex-candidato alle ultime regionali, suggerisco ai miei “colleghi” politici di smetterla con il pressapochismo della retorica del PRNN: arriveranno risorse per “ricostruire sulle macerie del Covid”? Bene, le investano in moltiplicatori! Non in assistenzialismo e mancette: la cultura del posto fisso va contrastata, oggi c’è bisogno di competenze specifiche (che spesso il sistema scolastico non riesce a dare) e di maggiore velocità di circolazione dei capitali che si può avere solo con un approccio liberale antistatalista. Quando qualcuno mi chiede come sia possibile vincere questa sfida, rispondo che la chiave è tradurre questo concetto sui territori, con la politica locale e non certo quella nazionale (cronicamente scaricabarile). Serve più potere ai territori ma anche una classe politica capace di assumersi delle responsabilità. Il miglior progetto per una Valle del Sabato più vivibile è su scala temporale ampia e può essere solo culturale.

Parliamo di giovani: è possibile frenare l’esodo? Quali sono le vostre proposte?

L’esodo non va frenato. Se un giovane sceglie di emigrare per non tornare, non dobbiamo chiederci il motivo della sua scelta ma come possa, la nostra società, creare delle nuove opportunità. Pensiamo ad attrarre chi di questi posti non conosce neanche l’esistenza. Le civiltà progrediscono e siamo in grado di misurarlo principalmente grazie al livello di qualità della vita. Quando parliamo di qualità della vita stiamo indirettamente parlando di qualità dell’ambiente. I comuni si impegnino a garantire standard sempre più elevati di vivibilità dei luoghi pubblici e di gestione dei rifiuti. Vedo comuni che si affannano nel sostituirsi alle preferenze del cittadino o alle competenze delle regioni, proposte come connessione internet gratuita per tutti, servizi sanitari di prossimità sono a mio avviso scelte sbagliate che non fanno altro che limitare le possibilità, per un comune, di fare bene almeno il minimo indispensabile. Molti comuni, anche nella Valle del Sabato, si concentrano sul mantenere promesse banali, come regali ai cittadini, finanziamenti ingenti per festività, progetti di servizio civile presso il municipio (come assistenza al personale comunale, senza poi neanche riuscire ad installare dei cestini per deiezioni canine, o ad effettuare la manutenzione di strade e strutture sportive o nemmeno ad abbassare l’aliquota TARI dello 0,1%