Gli istituti di pena siano sempre più luoghi capaci di rieducare, il monito di Aiello. I detenuti di Bellizzi protagonisti del rito della lavanda dei piedi

0
697

“La speranza è che gli istituti di pena, oggi sempre più affollati, possano essere sempre di più luoghi capaci di rieducare i detenuti, da cui uscire più uomini di quanto si è entrati”. Lo sottolinea il vescovo di Avellino Arturo Aiello nel corso della messa in coena domini in cattedrale. Sono ancora una volta i detenuti del carcere di Bellizzi a vestire i panni degli apostoli. A loro Aiello si rivolge più volte, ricordando come “la giustizia divina ci assolva sempre poichè è stato Gesù a farsi carico della nostra pena, perchè c’è qualcuno che ha pagato per noi”. Ricorda come l’eucarestia sia sempre un dono “ma questo dono richiede anche la nostra presenza. Dobbiamo essere sempre più consapevoli del valore dell’eucarestia, conservata nelle nostre chiese, perchè diventino sempre di più un luogo dove recarsi per prendere forza”. Spiega come “siamo tutti chiamati ad essere commensali, a mangiare e ubriacarci del pane e del sangue di Cristo”. Di qui l’invito agli apostoli ad avvicinarsi al sacramento dell’eucarestia. “E’ l’amore che ci tiene in vita – prosegue Aiello nel ricordare la profonda umanità di Gesù nel vivere la passione – nelle nostre mense dobbiamo riscoprire lo stesso amore che ha guidato Gesù nel suo sacrificio. Un amore che si condensa nel dono di chi se ne va ma rimane. Gesù pensa a noi, anche nelle fredde notte avellinesi, quando nessuno si preoccupa di noi, nessuno ci chiama o bussa alla nostra porta e ci chiede di fare memoria del suo sacrificio”. Un valore, quello dell’eucarestia, raccontato anche dal sepolcro allestito nelle chiese cittadine, nel segno di una tradizione amata dagli avellinesi. Ad impreziosire la cerimonia le note del coro diretto da Cinzia Camillo, con la soprano Antonella Firinu, Maurizio Severino al piano, Octavian Nechita Cristea all’oboe e Cristiano Della Corte al violoncello

Domani, invece, sarà l’intera comunità a partecipare alla processione del Venerdì santo con le statue dell’Addolorata e del Gesù morto lungo principali strade cittadine, al termine della celebrazione della Passione, in programma alle 19. Si partirà – l’orario è fissato per le 20.15 – da piazza Duomo per proseguire lungo via Del Gaizo, via Amabile, via Del Balzo, via Circumvallazione, via Guarini, via Testa, Via Esposito per raggiungere via Colombo e poi tagliare per via de Conciliis, attraversare Corso Vittorio Emanuele e ritornare al Duomo. Sabato 8 aprile la veglia solenne, alle 22, mentre il 9 aprile sarà celebrata la Resurrezione con le sante messe in programma alle 8.30, 11.00 e 19.00.