I giovani irpini protagonisti della Gmg a Lisbona. Dalla parrocchia di San Ciro a Mercogliano e Cervinara: qui non esistono bandiere

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Sono arrivati a Lisbona da tutta l’Irpinia per partecipare alla Giornata Mondiale della Gioventù in programma fino al 6 agosto. Dai giovani della Parrocchia di San Ciro di Avellino, accompagnati dal vice parroco don Antonio Fucci e da alcuni catechisti alla delegazione di Mercogliano guidata dall’abate Riccardo Guariglia e dal sindaco Vittorio D’Alessio con la presidente della pro loco Stefania Porraro, il consigliere comunale Davide Bolognese e giovani volontari. Buona anche la rappresentanza dell’Azione Cattolica di Avellino, della Pastorale Giovanile di Ariano, presenti anche i giovani di Cervinara insieme alla delegazione della diocesi di Benevento.

Musica e preghiera sono state la cifra distintiva di questa GMG2023 che ha fatto convergere in Portogallo giovani da tutto il mondo. Dal Papa l’invito a sperimentare la gioia della reciproca accoglienza e aprirsi al colloquio con il Signore per essere testimoni della sua vicinanza.  Quindi la raccomandazione a stare in guardia dai “lupi” nascosti “dietro sorrisi di falsa bontà” e dalle “illusioni del virtuale” e a vincere la sfida del clima

E’ l’abate Guariglia a sottolineare la forza di cui si caricano queste giornate “Un momento di comunione con tutte le chiese del mondo. Lisbona si fa simbolo del Vangelo, della speranza. Vedere centinaia di migliaia di giovani provenienti da tutto il mondo  è il segno che veramente i giovani sono la nostra speranza e che insieme a loro si può costruire un futuro migliore”. Grande anche l’emozione del sindaco D’Alessio: “Impossibile dimenticare le bandiere che sventolano, la gioia che trasmettono questi ragazzi e la forza di questo Pontefice che appare rigenerato. L’entusiasmo, la gioia e la voglia di partecipazione che si respirano qui a Lisbona in questi giorni ci danno la conferma di quanto sia importante puntare sui giovani”.

E’ Mario Cucciniello a spiegare  “Siamo partiti in trenta dalla parrocchia di San Ciro, siamo tutti giovani accompagnati da alcuni catechisti e dal viceparroco don Antonio Fucci. Siamo ospiti a Fatima, il cuore della cristianità, luogo consacrato a Maria che apparve ai pastorelli. Tanti i momenti di preghiera che hanno scandito questa Gmg, dal Rosario del Pontefice con i giovani alla processione con la statua della Madonna, fino alla veglia. Abbiamo respirato il tema centrale di queste giornate, levarsi in fretta e partire, richiamo alla visitazione di Maria ad Elisabetta, il coraggio di rispondere alla chiamata. Il Papa ha sottolineato con forza la gioia della missionarietà, l’importanza di rendere grazie alle persone che sono stati nostri fari e ci tendono la mano ma il suo è stato anche un invito a non dimenticare che nella durezza della strada l’amore del Signore ci viene incontro come quello di un Padre, un incoraggiamento ad affrontare le sfide della vita, per quanto imprevedibili possano essere, non siamo soli”. Sottolinea l’emozione di questa esperienza “Vedere una marea di gente che è arrivata da tutto il mondo per partecipare a questa Gmg restituisce speranza, molto spesso, vivendo nelle parrocchie, si tocca con mano lo spaesamento dei giovani ma vedere tanti ragazzi che credono, che hanno percorso chilometri pur di essere qui e vivere questa esperienza col Papa è bellissimo. E’ davvero una metafora della gioia di essere missionari, della forza di chi si mette in cammino. Abbiamo conosciuto ragazzi del Perù, del Venezuela, degli Usa, ci siamo confrontati con tante esperienze di vita, alcune anche dolorose, e questo non ha prezzo”

Emozionati anche i giovani di Cervinara “Fra i momenti di grande spitirualità non si può non menzionare il pellegrinaggio a Fatima e la catechesi di Suor Angela Coelho, fra le massime esperte al mondo del miracolo della Madonna di Fatima, non sono mancati i momenti di divertimento durante la “Festa degli italiani” con musica dal vivo, dj set e la fondamentale presenza di don Luigi Ciotti. L’incontro di tutti i popoli del mondo, la condivisione, lo spirito di adattamento e la gioia del sentirsi tutti unica Chiesa in Cristo sono i tratti distintivi di questo evento. La GMG è un esperienza unica e irripetibile che lascia nei cuori di chi vi partecipa ricordi indelebili oltre alla motivazione e la speranza per costituire un futuro migliore con particolare attenzione all’ecologia, alle migrazioni, alle violenze, alle guerre tutte tematiche affrontate durante la Via Crucis”.

Tra gli eventi  più attesi la Via Crucis con la partecipazione di 800.000 persone. Mentre stasera sarà la volta della veglia. “Occorre correre il rischio di amare, – sottolinea il Papa –  Gesù ci accompagna sempre. Gesù cammina ma aspetta qualcosa: la nostra compagnia.  Gesu aspetta che le finestre della tua anima si aprano. Che brutti i cuori chiusi, non ha senso. Gesù cammina e spera con la sua tenerezza di darci consolazione”. Si rivolge ai giovani e parla loro senza mezzi termini: “Vi faccio una domanda: piangete a volte? Occorre correre il rischio di amare e Lui ci accompagna sempre. Oggi faremo il cammino delle nostre ansie e solitudini. Ognuno pensi alle proprie ansie, alle miserie, che danno paura ma ci pensi. E che l’anima torni a sorridere. Gesù va verso la Croce perché la nostra anima possa sorridere. La vita di Gesù è un viaggio”.

Sono 65mila i ragazzi italiani presenti alla GMG, accompagnati da 106 Vescovi insieme a sacerdoti, religiose e religiosi, educatori e animatori. A sostenere con la sua presenza la delegazione azzurra in Portogallo il Card. Zuppi. Punto di riferimento per gli “azzurri” è “Casa Italia”, un luogo dove trovare informazioni e materiali, risolvere problemi, oltre che per incontrarsi, stare insieme e condividere esperienze.

Una sfida, quella lanciata dal Papa, con i viaggi apostolici che è quella di riformare la Chiesa, mettendo al centro le periferie, per cercare nuove vie di evangelizzazione, in un percorso in cui Maria – e in Portogallo, la Vergine di Fatima – è la grande maestra.