Il caso della sosta “4 frecce”: la denuncia di “Atripalda Futura”

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«Nella libera repubblica di Atripalda, ormai vero e proprio “comune canaglia” dove la regola ed i diritti sono stati sostituiti rispettivamente dalle deroga e dai favori, la sosta è ormai regolata da norme di giornata, e interpretazioni ad personam del codice della strada.
Purtroppo, ai cittadini ed ai commercianti, l’amministrazione Spagnuolo non ha lasciato altra scelta, che “farsi un proprio programma di sosta e piano parcheggi”, dopo aver eliminato i 15 minuti di cortesia per gli automobilisti e dopo aver predisposto gli stalli a pagamento praticamente su tutto il territorio comunale».

E’ il gruppo consiliare “Atripalda Futura” a sollevare il caso e a dire che cosa sta succedendo, sul fronte del servizio parcheggi ad Atripalda.

«Dopo le proteste dei cittadini, la sosta selvaggia che ormai attanaglia le traverse di via Appia, siamo giunti al paradosso, per il quale, ognuno decide modalità di sosta specifiche, come nel caso della farmacia di via Appia, ai cui titolari non è rimasta altra scelta che “consentire” con tanto di annuncio, una sosta limitata 15 minuti ai clienti che si recano in farmacia, azionando le “4 frecce” come un lasciapassare gratuito.
Per quanto arbitraria, almeno nelle modalità, appare evidente che la logica ed il buonsenso, che non albergano certo tra i banchi della maggioranza e dell’amministrazione, avrebbero suggerito ciò che i titolari della farmacia hanno dovuto “inventarsi” in maniera arbitraria».

Il gruppo consiliare Atripalda Futura spera che l’iniziativa sia stata frutto «della fantasia dei titolari della farmacia e non sia stata “autorizzata” per le vie brevi da qualche esponente della maggioranza o peggio ancora dell’amministrazione, anche perché, in tal caso, non si comprende, perché in via Appia è possibile affidarsi alle “4 frecce” per la sosta gratuita, in totale contrasto con le disposizioni regolamentare della stessa amministrazione, ciò non sarebbe possibile farlo in piazza Umberto I, Via Fiume e via Aversa dove pure ci sono farmacie, o altrove dove ci sono altri esercizi commerciali, che avrebbero lo stesso “diritto” di assicurare ai clienti la sosta gratuita».

Ancora, «La modalità di sosta gratuita sui generis predisposta in via Appia sarà oggetto di una interrogazione consiliare, nella speranza, che, per una volta, si possa conoscere la verità dei fatti e soprattutto si possa stabilire un criterio equo per tutti i commercianti ed automobilisti in tutta la città di Atripalda, dove evidentemente, questa amministrazione tratta in maniera differente i cittadini e i commercianti a seconda della convenienza.
Sarebbe opportuno, talvolta, accogliere le proposte dell’opposizione, anche magari facendole proprie, pur non riconoscendo i meriti a chi le avanza, ma nell’esclusivo interesse della comunità, come appunto la proposta già illustrata di ripristinare i 15 minuti di cortesia. Perché errare è umano, perseverare nell’errore è diabolico».