Il centenario della Rivoluzione bolscevica, i libri da leggere

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Cento anni dopo la Rivoluzione d’ottobre ( 7 novembre 1917- 7 novembre 2017), gli studiosi ancora non si accordano su cosa sia stato quell’evento che cambiò per sempre il mondo. “Esilio metafisico” (esiliometafisico.com), ha cercato di ricostruire il centenario attraverso le parole dei rappresentanti più importanti del comunismo, da Lenin a Berlinguer, passando per le poesie di Ho Chi Mich.

Su Kindle è disponibile l’Antologia: “Le parole della Rivoluzione: 1917-2017, cento anni dopo”, testo che è subito balzato sesto nella classifica “Letteratura Russa”.

Sempre di Vincenzo Fiore, in occasione del centenario, si segnala “Platone totalitario” (Historica edizioni, 2017): “Nel corso della storia della filosofia si sono susseguite numerose interpretazioni del pensiero politico di Platone fino ad arrivare al Novecento, secolo in cui si è imposta l’idea che il filosofo ateniese fosse il progenitore dei totalitarismi moderni. Fautore di tale tendenza esegetica, influenzato dal timore dell’espansione dell’Urss da una parte e dall’ascesa di Hitler dall’altra, è stato Karl Popper con la sua opera “The Open Society and Its Enemies”. Partendo dall’analisi dell’accusa popperiana, il testo propone una serie di confronti storico-filosofici finalizzati a comprendere perché si sia parlato di un Platone vicino a posizioni di tipo “comunista” e di un Platone sostenitore di posizioni di tipo “nazista”. Il testo presenta il filosofo di Atene conteso tra le ideologie rivoluzionarie e quelle reazionarie che hanno caratterizzato il Novecento”.