Il cordoglio dell’Irpinia per la morte di De Filippo, il Gesualdo gli dedica una poltrona

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L’Irpinia esprime il suo dolore per la scomparsa dell’attore di teatro napoletano Luca De Filippo, figlio dell’indimenticato Eduardo, morto a 67 anni nella sua casa romana.

Di seguito le reazioni:
D’Amelio: grande dolore per la morte di Luca De Filippo, lascia un vuoto incolmabile
“E’ grande il dolore per la scomparsa improvvisa di Luca De Filippo”.
Così dichiara la Presidente del Consiglio Regionale, Rosa D’Amelio.
“Figlio di Eduardo, aveva brillantemente raccolto e continuato l’opera del padre nel saper rappresentare gli umori della città e il senso comune dei napoletani. Se ne va un attore e regista che rappresentava Napoli in tutto il mondo, un uomo di grande cultura, impegnato con le istituzioni per costruire un futuro ai minori a rischio, come è stato per i ragazzi di Nisida, e per rilanciare il teatro napoletano e con esso la cultura  e l’immagine di Napoli. Con Pino Daniele se ne era andata la nostra colonna sonora, Luca lascia il vuoto incolmabile della nostra tradizione teatrale e culturale”.
“Il Consiglio regionale – conclude D’Amelio –  esprime profondo cordoglio e vicinanza ai familiari. Il mio impegno, nelle prossime settimane, sarà quello di far sì che questo patrimonio così prezioso non vada disperso”.

– «Il Teatro “Carlo Gesualdo” di Avellino dedicherà una poltrona della platea a Luca De Filippo, rappresentando così il cordoglio unanime del pubblico di uno dei teatri che l’artista aveva più frequentato negli ultimi anni». Con queste parole di cordoglio il presidente dell’Istituzione Teatro comunale Luca Cipriano commenta la notizia della morte di Luca De Filippo, avvenuta questo pomeriggio nella sua casa di Roma. «Luca De Filippo era stato al “Gesualdo” già sei volte negli ultimi 10 anni. Nel 2004 con “Napoli milionaria” con Mariangela D’Abbraccio per la regia di Francesco Rosi, nel 2006 con “Le voci di dentro”, nel 2010 insieme a Lina Sastri con “Filumena Marturano”, nel 2011 con “Le bugie con le gambe lunghe”, nel 2013 con “La grande magia” e nel 2014 con “Sogno di una notte di mezza sbornia” e avevamo in programma di rappresentare “Non ti pago” il prossimo 9 e 10 gennaio con oltre 2000 biglietti già venduti – ricorda il presidente Cipriano – L’Italia perde uno dei più grandi e amati nomi del teatro, ma il dolore diventa ancora più grande per la nostra comunità perché perdiamo un attore che è stato quasi sempre presente nei nostri cartelloni».