Il Governatore De Luca torna in Irpinia:la volata per il sì al referendum e la promessa: porteremo via fino all’ultima ecoballa

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"Se non vi piace Renzi avrete l’occasione di mandarlo a casa con le elezioni. Il referendum costituzionale è altra cosa. Votate sì. Creiamo un clima di mobilitazione. Il no non è consentito".
Così il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che torna in Irpinia dopo appena due settimane dall’ultima visita.
L’occasione è un incontro a Confindustria, alla presenza del Presidente Nazionale Vincenzo Boccia e di quello avellinese Sabino Basso.

Un fiume in piena il Governatore, che passa dall’analisi dei grandi temi nazionali a quelli più strettamente regionali.
Dalle frecciate alla "cafoneria istituzionale" del sindaco di Roma per il ritardo all’incontro con il Presidente del Coni con tanto di no alle olimpiadi, alla necessità di votare sì al referendum, sino al rinnovato impegno per le vicende irpine.

Mettere fine al "Carnevale" della sanità con tanto di 7 miliardi di euro ereditati dalle passate gestioni politiche, imminente bonifica dell’Isochimica a dunque dell’intera Valle del Sabato ("Porteremo via fino all’ultima ecoballa"), altà velocità, dotazioni infrastrutturali pienamente adeguate al processo di sviluppo irpino, elettrificazione della linea Salerno- Avellino- Benevento, imminenti bandi per i fondi europei, turismo religioso congiungendo le sorgenti di Caposele al Santuario di Montevergine e Avellino- Rocchetta.
Queste le priorità che il Governatore indica per l’Irpinia , sottolineando i grandi passi in avanti compiuti dalla Regione, con tanto ri realizzazione, a suo dire, del 60% degli impegni assunti in campagna elettorale.

"Vogliamo arrivare al 200%", aggiunge entrando poi nel tema della giornata, quello dell’economica. De Luca parla della necessità di una sburocratizzazione radicale dell’apparato regionale, dell’istituzione di uno sportello unico per le imprese per facilitarne iter amministrativi e burocratici e superando le difficoltà dell’ottenimento di credito dal sistema economico centrale.
"Il lavoro- dice ancora- è il centro del mio programma regionale. I flussi di emigrazione delle nuove generazioni sono allarmanti e il 49% di disoccupazione degli over 35 rappresenta un dato drammatico.
Fa bene il Presidente Mattarella a sottolineare il valore della pazienza, ma è meglio che qui in Campania restiamo un po’ impazienti, altrimenti continuiamo a perdere occasioni di sviluppo, lavoro e crescita".
E se per De Luca è vero, come dice sempre, che Napoli, Salerno, Irpinia, Caserta e Benevento vengono trattate in egual modo, è altrettanto vero che la centralità del capoluogo partenopeo resta indispensabile.

Infine l’appello a tutti "a non perdere la fiducia. E’ vero che essa cresce e si consolida sulla base dei fatti. Ma questa Regione, vi garantisco, ha nel proprio stile mantenere gli impegni assunti".