Il ministro Schillaci inaugura ‘Le due culture’: dalla fuga dei cervelli si passi alla circolazione dei talenti

"La pandemia ci ha insegnato il legame tra salute e sostenibilità. Biogem, esempio virtuoso da diffondere"

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“La salvaguardia della salute e la protezione ambientale costituiscono un binomio inscindibile”. A sottolinearlo il ministro della Salute, Orazio Schillaci, nel suo intervento al meeting “Le due culture 2023 – Il mondo verde” di Biogem, partito questo pomeriggio ad Ariano Irpino. Ad introdurre la prima giornata il presidente Biogem Ortensio Zecchino, quindi spazio alle parole del ministro. “La pandemia Covid-19 ha posto l’accento – prosegue Schillaci – sul legame indissolubile e di interdipendenza tra uomo, animali e ambiente e ha reso tutti noi consapevoli che potrebbero presentarsi nuove emergenze per la diffusione di altri microorganismi patogeni a causa di modifiche degli ecosistemi. Di qui la necessità di promuovere la salute attraverso stili di vita corretti e sani e un modello di sviluppo sociale ed economico basato sull’uso sostenibile delle risorse ambientali. Non può essere che questo il punto di partenza di un processo di transizione ecologica che ognuno di noi deve impegnarsi a favorire”. Ribadisce come “Le attività di Biogem rappresentano un esempio virtuoso da diffondere e valorizzare”. Di qui il ringraziamento “al professor Ortensio Zecchino per l’invito ed “il più sentito apprezzamento a tutta la comunità di Biogem, una struttura riconosciuta a livello nazionale e internazionale per le sue attività nell’ambito della ricerca e della promozione della cultura scientifica, nonché per la sensibilità nei confronti del territorio e per la valorizzazione dei giovani ricercatori”.

L’impegno, prosegue il ministro, deve essere quello di “attuare e promuovere politiche e comportamenti orientati allo sviluppo sostenibile e al benessere collettivo, nella consapevolezza che la sostenibilità e la salute sono saldamente interconnesse”. L’emergenza climatica non può essere ignorata,  “Il riscaldamento globale, la perdita di biodiversità, l’antibiotico-resistenza e l’inquinamento atmosferico, che rappresenta il principale fattore di rischio ambientale per la salute, confermano l’urgenza di guardare al domani con una visione ‘One Health’, implementando un approccio integrato, inclusivo e multidisciplinare per tutelare la salute degli ecosistemi e di tutti gli esseri viventi”.
A prevalere, spiega, deve essere il concetto di ‘salute planetarià “un principio inderogabile da seguire: è solo in quest’ottica che è possibile affrontare le principali sfide sanitarie e ambientali del presente e del futuro. Tale approccio è valorizzato nella Missione Salute del Pnrr, motore per la programmazione delle riforme e degli investimenti che il ministero della Salute prevede di attuare entro il 2026, nonché all’interno del Piano nazionale della Prevenzione 2020-2025 che sottolinea l’importanza di integrare un approccio ‘One health’ e ‘Planetary health’ nelle strategie di prevenzione, preparazione e risposta ai rischi potenziali o esistenti che hanno origine dall’interfaccia tra ambiente-animali-ecosistemi”.

Non dimentica come il Sud continuo ad essere penalizzato dallo spopolamento “Come ha affermato il Presidente Mattarella in occasione della Festa della Repubblica rivolgendosi agli italiani all’estero, dobbiamo ‘passare dalla fuga dei cervelli alla circolazione dei talentì, alimentare un circuito virtuoso di capacità e competenze”.
“Sono assolutamente convinto che investire nella ricerca e nelle nuove generazioni significhi investire sul futuro e sulla salute globale. E in questo senso – ha aggiunto – il principio di sostenibilità – inteso a 360 gradi – diventa un valore di riferimento per la ricerca scientifica così come per ogni ambito dell’agire”.